Venerdì 12 dicembre l’Italia -e Genova in particolare- potrebbe fermarsi per lo sciopero indetto dalla CGIL e dalla UIL. Si tratta di una manifestazione che porterà migliaia di lavoratori in piazza, tutti contro la nuova riforma del lavoro.

«Serve un nuovo sistema universale, ad oggi ci sono lavoratori di serie A e di serie B. Il problema non si risolve aumentando il periodo di indennità. Renzi non vuole confrontarsi con noi perché siamo rimasti l’unica forma di opposizione, ma non si rende conto che si rifiuta di ascoltare le richieste e i problemi di milioni di lavoratori. Dovrebbero osservare attentamente l’umore delle piazze, dove si respira un’aria ben diversa da quella dei palazzi».

Sono queste le parole che Ivano Bosco, segretario generale della Camera del Lavoro, ha scelto per etichettare l’azione del governo e del Parlamento sul discusso Jobs Act. Frasi dure e d’impatto, che si rivolgono direttamente al premier Matteo Renzi.

Inoltre, avvertono, i politici dovranno tenersi alla larga dallo sciopero generale. «Non vogliamo passerelle, i politici possono restare a casa. In piazza ci saranno solo i lavoratori» e ancora, per Bosco la protesta della prossima settimana non sarà soltanto contro il Jobs Act o il governo, ma servirà anche a rivendicare il diritto della Liguria a rialzarsi dall’ennesimo disastro ambientale e a contrastare la crisi economica, causa della chiusura e della fuga di molte aziende dal territorio.

«La Liguria sta pagando questa crisi più di altre regioni, se siamo arrivati a questo punto la responsabilità è anche delle istituzioni locali. Continuano a rimandare decisioni fondamentali per il futuro di  Genova e nel frattempo si moltiplicano i comitati pro e contro che rallentano ulteriormente i processi decisionali mentre il tessuto economico della città continua a sfaldarsi».

Proprio a Genova, per lo sciopero, sono previsti due cortei: il primo, quello di Ponente, si concentrerà in Piazza Massena alle 08.30, mentre Piazza De Ferrari accoglierà i manifestanti provenienti dalla stazione di Brignole. A chiudere la manifestazione genovese sarà Maurizio Landini, leader della FIOM.

Lo sciopero, prevedibilmente, porterà anche molti disagi per la popolazione: per otto ore, dalle 09.00 alle 17.00, sciopereranno i dipendenti delle autostrade, di Genova Parcheggi, del settore marittimo,  dell’Atp e dell’Anas. Dalle 10.00 alle 18.00, invece, ad incrociare le braccia saranno i dipendenti dell’aeroporto. Anche i bus e i treni resteranno fermi per poco più di otto ore, dalle 09.00 alle 17.30.

Per Pierangelo Massa, segretario generale della UIL Genova, lo sciopero sarà «strabico, con un occhio al governo e l’altro al territorio. Perché le aziende continuano ad andare via da Genova ? La crisi è tutt’altro che finita, in piazza ci saranno gli edili e i dipendenti dell’Amt, che resta un problema aperto, e i lavoratori delle riparazioni navali, un settore fermo al palo. E intanto» conclude «da Roma arrivano segnali ben poco rassicuranti».

Maria Stella Rossi

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