L’attesa è finita: PK è tornato. La serie di fumetti Disney più amata torna in edicola a quattordici anni dalla sua chiusura.
Molti di voi, specie i più giovani, adesso si chiederanno “e cos’è PK?” Beh, per spiegarlo ci tocca fare un piccolo salto nel passato per tornare agli inizi degli anni Novanta. All’epoca al timone delle pubblicazioni Disney italiane era arrivato Paolo Cavaglione, il quale tentò di innovare i canoni dell’ormai stantìo fumetto Disney, in quel periodo ben lontano dai fasti degli anni Sessanta e Settanta, e al contempo allargare anche la platea coinvolgendo fasce di pubblico più adulte valorizzando al contempo le nuove leve di sceneggiatori e disegnatori. C’era dunque una grande voglia di sperimentare, e fu quindi deciso di realizzare un fumetto rivoluzionario per la Disney, ma che partisse da un personaggio storico: Paperinik, l’alter-ego di Paolino Paperino, nato nel 1969 dalla fantasia di Guido Martina e dalle matite di Giovan Battista Carpi. Concepito inizialmente come un oscuro vendicatore mascherato, mezzo di rivalsa dei torti subiti da Paperino ed ispirato a partire dal nome da Diabolik, col tempo si era evoluto diventando giustiziere di Paperopoli, un eroe tuttavia non ancora “super”, che si limitava a difendere la città o il denaro di Paperon de’ Paperoni dai Bassotti con i marchingegni costruiti dal fidato Archimede in storie spesso addirittura macchiettistiche. Per lui fu quindi deciso il gran salto: farlo diventare un vero supereroe, inserendolo in un contesto fantascientifico, futuristico e molto più “oscuro” rispetto alla solita Paperopoli, diventata intanto una megalopoli contemporanea con tanto di grattacieli, degrado urbano e quartieri malfamati, molto più simile alle città americane dell’universo Marvel, al quale la serie si ispira, che alle cittadine incantate tipiche del mondo di zio Walt.
Il nuovo albo viene battezzato “PKNA – Paperinik New Adventures” ed il successo non tarda ad arrivare. La qualità delle storie è impressionante, e sulle pagine del fumetto trovano spazio personaggi memorabili come gli Evroniani, i principali antagonisti, una razza di alieni vampiri succhia-emozioni che minacciano continuamente di invadere la Terra, il Razziatore, un criminale viaggiatore del tempo, o Uno, l’intelligenza artificiale dallo strambo senso dell’umorismo che condivide con PK l’ultimo piano della Ducklair Tower, il nuovo rifugio dell’eroe paperopolese, e che affianca PK in ogni avventura fornendogli tra le altre cose anche le armi fantascientifiche necessarie a combattere i nuovi e potentissimi nemici, mandando in soffitta la fidata 313 e i trucchi di Archimede.
Un’altra caratteristica unica di PK, poi, è quella di riuscire a mischiare con sapienza i toni e le tematiche “serie” con un’ironia fulminante presente in tutta la serie ma ancora più evidente innanzitutto negli “spin-offs” con protagonista il giornalista senza scrupoli Angus Fangus, ma soprattutto nella leggendaria rubrica di posta dei fans “PK Mail“, in cui le risposte caustiche ed esilaranti della redazione alle domande spesso surreali o fin troppo “precise” nel far notare degli errori hanno creato un vero e proprio culto e lanciato tormentoni come “PRDQP (Poche Ragazze Da Quelle Parti)”, la celebre risposta data agli appassionati fin troppo precisi nelle domande o nel notare le incongruenze.
Grazie a questo mix di ingredienti il successo della serie è durato anni, espandendosi anche all’estero con traduzioni in tantissime lingue (ma stranamente non in inglese), e spiana la strada a progetti ancora più rivoluzionari per la Disney come l’ingiustamente dimenticato Mickey Mouse Mystery Magazine, in cui Topolino si trasferiva dal mondo ovattato di Topolinia ad Anderville, una metropoli caotica e turbolenta nella quale si scontrerà contro mafia, politici corrotti, killer senza scrupoli e dove non sempre le avventure hanno il solito lieto fine.
Nel 2000 dopo 49 albi regolari, 3 numeri zero e 4 speciali PKNA avrebbe chiuso lasciando il testimone al sequel PK² e in seguito a PK – Pikappa, il reboot che riavviava da zero la serie e che però non ha mai convinto i fans, i quali l’hanno soprannominata in modo poco lusinghiero “Frittole”. L’insuccesso di quest’ultima serie ha decretato la fine dell’universo PK, la cui schiera di fans battezzati “Pkers“, tuttavia, si è sempre più ingrandita col tempo grazie anche alle, piuttosto rare, ristampe, e soprattutto grazie alle scannerizzazioni degli albi che si trovano facilmente su Internet.
In seguito la pressione dei fans sulla Disney per riprendere la serie da dove si era rimasti alla fine di PK² è cresciuta al punto tale che la nuova proprietà della sezione pubblicazioni Disney Italia, la Panini Comics, ha deciso di rilanciare la saga: una nuova storia, Potere e Potenza, è stata pubblicata in quattro episodi sulle pagine di Topolino a metà del 2014, ed oggi la saga è di nuovo sbarcata in edicola in una nuova edizione denominata “PK Giant“, in cui verranno riproposte le storie della saga ma con nuove rubriche e soprattutto un nuovo angolo dedicato alla posta.
E’ soltanto l’anticipazione del ritorno in edicola di una nuova saga del papero mascherato? Chissà, adesso è presto per dirlo. Però intanto andiamo in edicola e godiamoci le meravigliose storie di un prodotto che, tra l’altro, è ed è sempre stato al 100% Made in Italy.
Giacomo Sannino