Terra dei Fuochi. Ad Acerra bloccate le ordinanze comunali per la bonifica dei terreni avvelenati, i documenti non risultano firmati dal Sindaco.

La quinta sezione del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania ha annullato le ordinanze emesse dal Comune di Acerra che prevedono la bonifica di terreni avvelenati nell’ambito della questione Terra dei Fuochi. Il motivo riguarda la mancata apposizione sui documenti della firma del sindaco acerrano, Raffaele Lettieri. Le ordinanze, infatti, risultano firmate solo ed esclusivamente da Maria Piscopo, segreteria comunale delegata alla sezione ambientale.

Il tutto è partito da un ricorso presentato e vinto da Pasquale Siciliano, conduttore di un fondo di proprietà di Pasquale Camposano, nei confronti di una singola ordinanza. Il fondo di Camposano, di fatto, era stato precedentemente sequestrato dalla polizia municipale in seguito a controlli ed analisi effettuati dall’Arpac, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale in Campania.

Il 17 giugno di quest’anno il Comune di Acerra ha ordinato ai due uomini di bonificare il terreno ma, scrive il Tar, “il Comune, ancorché intimato, non si è costituito in giudizio”. “Inoltre – aggiungono i giudici –  per ragioni di priorità logica oltre che giuridica, dall’esame della censura relativa alla dedotta incompetenza del dirigente all’esercizio del potere e siccome l’ordinanza impugnata è stata adottata dal dirigente, anziché dal sindaco, il ricorso è fondato”.

Questo ha portato all’annullamento anche di tutti gli altri provvedimenti giurisdizionali e quindi allo stop della bonifica di circa duecentomila metri quadrati di terreni contaminati. Stop che arriva proprio poco dopo che la segreteria delegata all’ambiente, Maria Piscopo, avvia un provvedimento disciplinare nei confronti dell’ex responsabile dell’ufficio ambientale, Francesco Annunziata, accusato invece di non aver emesso ordinanze.

In questa situazione alquanto paradossale ed a tratti anche comica, non ci resta che ignorare il passaggio di colpe e sperare che i lavori di bonifica del territorio riprendano al più presto nel rispetto dei morti che purtroppo non accennano a diminuire. È di ieri, infatti, la notizia riguardante il piccolo Davide, ucciso da un cancro a soli 7 mesi. Viveva ad Acerra.

Flora Visone

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