CASALNUOVO – Lo avevano annunciato nei giorni precedenti e stamattina i commercianti di Casalnuovo di Napoli hanno iniziato la loro protesta contro i vertici del Comune. Hanno chiuso le serrande dei propri negozi affiggendovi cartelli con su scritto “Chiuso per politiche fallimentari” ed hanno marciato lungo corso Umberto I per poi arrivare fuori il Comune.
Giovanni Di Matteo, presidente di una delle associazioni di categoria del territorio di Casalnuovo, dice: <<Siamo stati abbandonati, il commercio sta morendo e non ci sono risposte. Abbiamo bisogno di certezze, di concretezza>>.
<<Abbiamo richieste specifiche – ha proseguito – se disattese siamo pronti a fermare i cantieri occupando le aree>>. Perché il malcontento è dettato proprio dai lavori in corso d’opera per il completamento degli interventi del programma integrato urbano, che attualmente insistono sul corso principale della città. I commercianti hanno infatti criticato i tempi troppo lunghi di durata dei lavori che causano disagi ai locali commerciali, poiché le transenne, le strade chiuse e l’assenza di parcheggi impediscono l’arrivo di potenziali clienti. Stamattina quindi hanno protocollato la richiesta di velocizzare i lavori e di riorganizzare i cantieri affinché non influiscano negativamente sulle numerose impese commerciali nei dintorni. Una richiesta effettuata con una protesta dai toni poco pacifici in cui ad avere la peggio è stato un dipendente comunale finito in ospedale per una contusione al ginocchio dovuta ad uno “scontro” con alcuni manifestanti.
Data la situazione di fermento di stamani le istanze sono state accettate dall’amministrazione comunale che già per domani ha fissato un tavolo tra tutti i soggetti coinvolti, per individuare le misure da adottare per garantire che i lavori abbiano regolarmente corso con il minore disagio possibile per i commercianti.
Il vice sindaco Andrea Orefice ha così commentato la situazione corrente:
<<Le esigenze dei commercianti sono le nostre esigenze. Desideriamo quanto loro che i lavori in corso si concludano al più presto e arrechino il minore disagio possibile tanto alle attività commerciali che ai cittadini in generale. Così come è sempre avvenuto in passato ci faremo portatori delle loro esigenze e ci adopereremo in ogni modo affinché possano essere recepite dalla ditta appaltatrice, nella consueta ottica di leale collaborazione tra cittadini e pubblica amministrazione. Anzi, ringraziamo quanti con senso civico ci hanno rappresentato alcune problematiche del cantiere, mettendoci nelle condizioni di intervenire presso la ditta e la direzione dei lavori per garantire la regolare e rapida esecuzione dei lavori. Ciò che è però che pochi spregiudicati soggetti speculino sui disagi degli onesti cittadini, strumentalizzandone la legittima protesta per fini personali legati alla imminenza delle elezioni amministrative. L’auspicio è che le forze politiche sane isolino questi personaggi, che tentano inutilmente di avvelenare il clima politico con velleitarie posizioni movimentiste, impoverendo il dibattito politico in un momento delicato per la Città. Questa volta ne ha fatto le spese un onesto lavoratore che ringraziamo per la dedizione all’Ente, ma a soffrirne in generale è la stessa Città, che vede mal rappresentati i suoi problemi da una parte politica inadeguata.>>
Simona Pisano