Ieri, a causa della mancata presenza del personale di vigilanza, gli scavi di Ercolano sono stati chiusi alle 13:00 anziché alle 19:30.

La chiusura è stata anticipata a causa dell’assenza di un custode. Per lo stesso motivo, già da qualche settimana, alcune aree del sito archeologico sono risultate off-limits. La Soprintendenza speciale degli scavi di Pompei, Stabia ed Ercolano ha dichiarato:

“La condizione di Ercolano è particolarmente complicata poiché per l’area archeologica sono disponibili solo 36 addetti alla vigilanza distribuiti su 5 turni (mattina, pomeriggio, notte, franco e riposo). Il che significa disporre di un massimo di 6/7 custodi per turno per un’area di 4,5 ettari, dotata di 3 ingressi, anch’essi da sottoporre a controllo”

Ercolano Scavi FontanaL’accaduto non ha fatto altro che mettere ancor di più sotto i riflettori la situazione di disagio presente già da tempo. Ercolano è tra le dieci città finaliste per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2016/2017 ma, di questo passo, se prima il titolo era assicurato grazie al patrimonio storico della città, adesso la situazione ha preso una piega negativa. Ma il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, è determinato a rimediare e stabilizzare la situazione:

“L’improvvisa chiusura dell’ingresso degli Scavi di Ercolano per carenza di personale danneggia enormemente un parco archeologico che negli ultimi anni è diventato una delle eccellenze nel panorama culturale italiano. Sono in contatto con la Soprintendenza per chiedere che già da domani la situazione torni alla normalità e che questi disagi vengano in futuro evitati. Nei nostri intenti, l’area archeologica deve diventare sempre più il cuore culturale della città. Mercoledì sera, verranno aperte le visite notturne all’interno degli Scavi: sarà uno spettacolo unico che punta a mettere in mostra il patrimonio di una città candidata a diventare Capitale Italiana della Cultura per il 2016”

Inoltre non bisogna sottovalutare ed accantonare l’importanza dei turisti, i quali sono stati accompagnati all’uscita degli scavi archeologici. Dunque, tra i malumori e le delusioni, la Soprintendenza promette efficienza e raddoppio del personale finalizzati al regolare funzionamento alle visite degli scavi.

Ilaria Cozzolino

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