Venerdì 10 Ottobre gli studenti medi scenderanno in piazza in 80 città, per protestare contro #labuonascuola di Renzi e il Jobs Act.
Aderiranno alla mobilitazione anche i Cobas, i quali hanno dichiarato lo sciopero generale, i docenti precari e la Flc.
#entrainscena e #10o sono gli hashtag lanciati dall’Unione degli Studenti.
”La “Buona Scuola” di Renzi – scrive l’Uds – classifica, crea competizione, agevola gli interessi delle imprese, ma non forma, non crea cultura, non investe nel sapere degli uomini e delle donne di domani, si appiattisce, verso il basso, su un mercato del lavoro che ha bisogno di manodopera a basso prezzo e non è in grado di mirare al sapere, alla cultura come investimento che possa ribaltare l’attuale modello di sviluppo; espelle tanti giovani e crea quale unico sbocco visibile, la precarietà, condizione che ci vede protagonisti da tempo e non ci consente di sperare nel futuro.
Noi immaginiamo – prosegue l’Uds – un’istruzione di qualità per tutti, vogliamo un’istruzione gratuita, spazi per organizzare attività, dobbiamo poter sviluppare le nostre capacità e questo deve essere ritenuto un valore sociale, un investimento per il futuro di tutti, dell’intera Società. L’istruzione – conclude l’Uds deve essere cultura, sviluppo, accrescimento intellettuale, condivisione, non possiamo diventare contenitori di nozioni, dobbiamo poter sviluppare tutte le nostre potenzialità e poter pensare che domani questa sarà una ricchezza per quella Società che vogliamo costruire”
La Rete degli Studenti rilancia invece sul web ‘La grande bellezza siamo noi’.
‘‘Vogliamo un diritto allo studio garantito -dichiara Albero Irone, portavoce nazionale della Rete degli Studenti. ”Vogliamo che veramente per tutti sia garantita la scuola dell’obbligo e la possibilità di accedere ai più alti gradi dell’istruzione” – conclude Irone.
La rete autonoma di StudAut, sarà in piazza Venerdì e tornerà a manifestare anche il 16 Ottobre.
Tappa fondamentale dell’autunno di mobilitazioni sarà sicuramente la giornata di sciopero con le politiche di austerità europee del 14 Novembre, dove manifesteranno studenti, universitari e precari.
Pasquale De Laurentis