Il maltempo sferza la nostra penisola con venti di burrasca e mare in tempesta. Eventi meteorologici estremi che mettono in ginocchio intere regioni che altro non possono fare se non allertare la popolazione ad uscire solo se necessario e tenere in stato di allarme la protezione civile e le forze dell’ordine in genere per fronteggiare le inevitabili richieste di soccorso e i danni ambientali conseguenti.
La Protezione civile ha allertato 10 regioni per le gravi condizioni meteo previste. La Capitale è stata particolarmente colpita. È piovuto per l’intera notte per cui si registrano gli inevitabili disagi dovuti alle abbondanti precipitazioni. Le scuole sono state riaperte dopo la chiusura della giornata di ieri, mentre pesanti disagi si registrano per la circolazione ferroviaria da e per la stazione Termini. Le stazioni della metro, utilissime per alleviare il traffico di superficie condizionato da semafori in tilt e strade allagate, sono state riaperte ad eccezione di quella di Repubblica lungo la linea A.
Ma tutto il Sud, oltre la Capitale, è stato investito dall’ondata di maltempo. In Sicilia si sono registrati dirottamenti di voli dagli aeroporti di Trapani e Catania, costretti ad atterrare a Palermo per le forti raffiche di vento e la fittissima pioggia. Sempre a Palermo il sindaco Leoluca Orlando ha disposto per la giornata di oggi la chiusura delle scuole in seguito all’allarme diramato dalla Protezione civile. Lo stesso è accaduto anche per altri comuni siciliani che hanno preferito adottare una linea prudenziale.
In Calabria il maltempo ha interessato tutta la regione, concentrandosi particolarmente sulle zone ioniche meridionali che sono state flagellate da venti forti e conseguenti mareggiate. Anche qui scuole chiuse per oggi nella maggior parte dei comuni, mentre la Prefettura di Reggio Calabria ha intimato agli enti locali l’adozione di interventi tecnici e di vigilanza per tutto il periodo di maltempo.
In Puglia è stato diramato l’allarme rosso fino alle 20 di questa sera a causa del forte rischio idrogeologico che interessa il Salento leccese e i bacini del Lato e del Lenne, nel Tarantino. I comuni di Gallipoli, Alezio, Taviano e zone limitrofe hanno disposto la chiusura delle scuole.
La Campania e la città di Napoli in particolare sono state flagellate da forti venti di burrasca che hanno impedito i collegamenti con le isole e causato numerosi interventi dei vigili del fuoco per rami spezzati e alberi caduti. Anche qui la Protezione civile ha lanciato l’allarme per il forte rischio idrogeologico che caratterizza alcune zone della regione tristemente famose in anni passati.
Passando al Nord, nella città di Venezia è prevista acqua alta fino a 120 centimetri con i disagi che possiamo immaginare ma che vedono gli abitanti affrontarla con grande senso di praticità, data la lunga esperienza. Come sempre in questi casi tutti guardano ai bollettini diramati dal Centro maree comunale che tiene sotto controllo la situazione.
Francesco Romeo