La prevenzione, in un contesto come quello della Campania, è di particolare rilevanza in quanto i nostri territori da anni sono martoriati dalle politiche che istituzionali inquinano le nostre terre e sono incapaci di formulare un piano serio ed equilibrato. Per questo motivo nasce, da parte dei cittadini, l’esigenza di organizzarsi per colmare queste mancanze, dando vita agli ambulatori popolari.
Questi nascono da un’iniziativa di alcuni medici che consiste nell’individuare le esigenze della cittadinanza. Da tre anni l’ex Opg ha aperto uno spazio dedicato al quartiere, avvicinando i cittadini e cercando di capire quali fossero i disagi e gli abusi che quotidianamente la popolazione era costretta a subire. La salute era una delle tante tematiche che necessitavano di essere approfondite. Il sistema sanitario dovrebbe essere un servizio pubblico, accessibile a tutti e senza limiti. Nel corso degli anni, invece, stiamo assistendo ad un ribaltamento in cui la sanità da pubblica si sta trasformando in privata, per pochi economicamente e con liste di attese infinite.
Di conseguenza, la situazione che si presenta è quella che sono sempre di più le persone che rinunciano all’assistenza sanitaria. Così, gli attivisti dell’ex Opg si sono fatti carico di questo tipo di bisogno, hanno messo a disposizione le proprie competenze e per aiutare i cittadini. L’ex Opg, inoltre, si occupa anche di dedicare giornate ad incontri finalizzati all’informazione e alla riflessione. Tutto ciò perché molte persone ignorano l’esistenza di alcuni dei propri diritti all’interno dell’ambito del servizio sanitario.
Ad esempio, ogni cittadino, a seconda della sua fascia di età, potrebbe accedere a dei programmi di screening gratuiti e, di conseguenza, avvalersi della prevenzione di malattie gravi. La sanità pubblica dovrebbe mettere a disposizione questo tipo di servizio ma il più delle volte viene meno, soprattutto in territori colpiti dall’inquinamento ambientale come nell’area nord e nelle province di Napoli.
L’ambulatorio dell’ex Opg è aperto dal lunedì al giovedì con una suddivisione settimanale a secondo delle specialistiche, al suo interno è possibile trovare diversi sportelli come quello di ascolto, pediatrico, ginecologico, nutrizionale e di medicina generale. Da poco è presente anche un ecografo. L’ex Opg è inoltre da sempre attento alla tematica dell’immigrazione e mette a disposizione lo sportello per i migranti. Oltre all’inserimento sociale, gli attivisti dell’ex Opg li indirizzano anche su come accedere al sistema sanitario.
Analogamente all’ambulatorio popolare dell’ex Opg, nel cuore della città, in via Largo Banchi Nuovi sorge il presidio di Salute Solidale all’interno dello Zero81. Il presidio nasce circa cinque anni fa per un bisogno urgente di parlare di salute. Molte persone, soprattutto del quartiere, non riuscivano ad affrontare le spese sanitarie. Così, per far fronte alle esigenze dei cittadini, nasce l’idea di creare un ambulatorio. Il presidio ha a disposizione uno sportello chiamato “ascolto paziente”, un’assistenza di base in cui vengono fornite informazioni come a quali strutture del territorio rivolgersi. Inoltre, grazie agli autofinanziamenti l’ambulatorio fornisce la visita con un ecografo due volte al mese. Periodicamente vengono svolti laboratori di discussione aperta sul tema della ginecologia e dell’alimentazione. I dibattiti sono rivolti a sensibilizzare i cittadini sul tema della prevenzione e si concentrano, in particolar modo, sulle questioni ambientali e alle conseguenze sull’essere umano. Infatti, il nesso tra malattie tumorali e disastri ambientali negli ultimi anni è sempre più evidente e in continua crescita.
Maria Baldares