QUARTO – L’ultima tornata elettorale nel paese ha tracciato un insolito bivio:
– da una parte un percorso che sappiamo già dove andrà a finire, fatto di speculazione del territorio e clientelismo;
– dall’altra un’interessante quanto azzardato percorso di partecipazione nelle intenzioni di chi si propone al governo del comune di Quarto.
Aspettavamo da molto tempo le condizioni opportune per credere in una sfida azzardata, guardando con estremo interesse a ciò che accade nel Sud Europa, e in particolar modo in Spagna e Grecia, non potevamo non sperimentare un tentativo di coalizione tra noi come realtà di base e un candidato nelle cui intenzioni c’è quella di aprire spazi di partecipazione e gestione del territorio. Nel 2012 abbiamo provato a parlare in questo paese di periferia del riutilizzo degli spazi pubblici abbandonati dalle istituzioni, per creare nuovi luoghi di socialità che trasformino davvero il territorio.
Ci siamo espressi più volte sulle nostre difficili condizioni esistenziali: la precarietà della nostra vita come il prodotto del disegno di una città sbagliata. Mostri di cemento armato, strade nel degrado più totale, mancanza d’investimento nelle politiche sociali e giovanili, mancanza di trasporti adeguati e di strutture formative e culturali, sono il risultato di giunte di centrosinistra e centrodestra – con altrettanti commissariamenti per infiltrazioni camorristiche – alternatesi negli ultimi vent’anni.
Ci interroghiamo ogni giorno su quale debba essere il ruolo dell’istituzione comunale e di come si decide insieme alle realtà di base che vogliono cambiare il disegno della nostra città.
Abbiamo ben chiaro in mente cosa vogliamo evitare e cosa vogliamo costruire: – strade e piazze degne di questo nome; – la riqualifica di tutti i luoghi abbandonati, ad uso sociale; – ridefinizione di politiche sociali affinchè in questo paese nessuno rimanga indietro;
– spazi ed eventi culturali (biblioteche; laboratori musicali; laboratori agricoli e spazi verdi).
Nel massimo della trasparenza e della coerenza che ci ha sempre contraddistinto pensiamo che questi processi decisionali sui temi che poniamo vanno affrontati in luoghi di decisione pubblici, segnando anche la rottura rispetto a chi a livello istituzionale fin’oggi ha chiuso accordi nelle stanze di consiglieri e sindaci del nostro comune.
Non parliamo di assessorati o poltrone ma vogliamo avere la possibilità, attraverso qualsiasi strumento, di decidere dei temi di cui abbiamo sempre parlato.
Pensiamo che il nostro paese abbia l’opportunità di diventare realmente un laboratorio politico che benefici del dialogo continuo tra istituzioni e movimenti.
Dobbiamo riuscire ad immaginare consulte permanenti di discussione sul governo del paese e su come questo debba articolarsi. Immaginando una città nuova usciremo dal dormitorio in cui siamo stati fin’ora.
Stavolta pensiamo sia utile votare Rosa Capuozzo I ragazzi di Quarto Mondo verso #NataCittà L’appuntamento per iniziare questo percorso per noi sarà quello di giovedì 13 giugno alle ore 17,30. Uno spazio convocato dalle realtà di base insieme al candidato sindaco e il meet-up di Quarto.
I ragazzi di QUARTO MONDO verso #NATACITTA’