La giunta comunale di Luigi De Magistris ha approvato l’attuazione della delibera numero 446. Si tratta di un gesto importante per gli spazi in disuso in città, tra cui i centri sociali presenti sul territorio napoletano. Con tale delibera sono state “regolate” le loro occupazioni  all’interno degli immobili del Comune di Napoli.

Da dove viene la delibera?

Questa è la delibera del 24 aprile 2014 sui beni comuni.
Le delibere 839/2015 e 446 del 1 giugno sono attuazione della delibera del 24 aprile 2014, secondo cui l’Osservatorio (di cui fanno parte Maddalena e Moccia) deve individuare i beni abbandonati e destinarli ad uso civico e così è stato fatto per Asilo Filangieri, ex O.P.G. e sarà fatto per tanti altri beni. Il sindaco la cita parlando dei risultati della sua amministrazione.

La questione ha destato non poche polemiche: “De Magistris dovrebbe essere incriminato per voto di scambio”, così il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Luigi Rispoli, ha commentato l’approvazione dell’occupazione dei centri sociali da parte della Giunta Comunale. “La delibera di Giunta n° 446 – ha motivato Rispoli – è stata approvata nella seduta del 1 Giugno scorso, in un periodo in cui le amministrazioni si dedicano solo alle attività di ordinaria amministrazione, e stabilisce che a carico degli occupanti non ci sarà né fitto né contratto di locazione. Una decisione che rientra di fatto nel reato di voto di scambio.

La polemica con Ciro Pellegrino di Fanpage

La risposta all’articolo di Fanpage arriva da Rosario dello Iacovo, giornalista e attivista dei centri sociali, ha prodotto e collaborato all’organizzazione di eventi di numerose band e artisti e, autore della biografia sui 99 Posse: Curre Curre Guagliò – Storie dei 99 Posse. Dal 2004 al 2009 ha collaborato stabilmente con il quotidiano Il Manifesto: “Io Ciro Pellegrino, l’autore di questo articolo (quello sulla delibera degli spazi, ndr), me lo ricordo frequentatore dei centri sociali, come decine di persone possono tranquillamente confermare. Ma non solo, a Mezzocannone Occupato si tenevano le riunioni del coordinamento dei giornalisti precari della Campania, dei quali lui era uno dei personaggi più in vista. Dopo essere stato addetto stampa del candidato PD Morcone alle Comunali 2011 a Napoli (arrivò terzo, escluso dal balottaggio), dopo le polemiche per una sua intervista a Bassolino del 2016 apparsa a molti come troppo morbida (Bassolino ha perso le primarie), è rarissimo trovare nei suoi articoli parole concilianti nei confronti delle occupazioni. Qui scrive che: «Non è chiaro chi coprirà i costi di pulizia, manutenzione ordinaria e straordinaria, utenze elettriche, idriche e eventualmente telefoniche». Eppure io non gli ho mai visto porre queste domande quando usufruiva degli spazi, quando accendeva la luce, si lavava le mani, metteva in carica il suo cellulare. Pensava forse che le bollette le pagasse qualche fantomatico mecenate? Erano altri tempi, certo. E oggi Pellegrino non è nemmeno più precario, ma uno dei pochissimi – se non l’unico – fra i giornalisti di Fanpage.it a beneficiare di un contratto a tempo indeterminato. Ecco, magari potrebbe diventare lui il misterioso benefattore di domani. Non fosse altro che per motivi di riconoscenza. I centri sociali gliene sarebbero grati.”

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