La Prefettura di Caserta ha pubblicato pochi giorni fa il Bando di Gara che permetterà al Comune di ospitare 1440 migranti a partire dal prossimo primo ottobre, per una durata presunta di tre mesi.

Per garantire una equilibrata distribuzione dei migranti la provincia è stata suddivisa in 8 Lotti territoriali, ognuno dei quali ospiterà un numero massimo di 180 individui.  Escluso dal bando è il comune di San Nicola La Strada, mentre per i comuni di Cellole, Sessa Aurunca, Castel Volturno e Mondragone è stato individuato un limite di 50 migranti a comune, in quanto ne ospitano già un numero consistente.

Il valore complessivo del Bando è di circa 4,6 milioni di euro, che verranno suddivisi tra le varie strutture di accoglienza. Tale cifra è stata stimata tenendo conto della spesa per i mantenimento di ciascun migrante, che è di 35 €.

I servizi che dovranno essere erogati presso le strutture che parteciperanno al bando sono rivolti alla prima accoglienza e all’assistenza degli ospiti. Nel dettaglio includono: alloggiamento in strutture che accolgano da un minimo di 10 ad un masssimo di 100 persone, vitto, assistenza alla persona attraverso forme di integrazione linguistica e culturale ed attraverso l’informazione, l’orientamento e l’assistenza alla formalizzazione della richiesta di protezione internazionale, servizi di pulizia, fornitura di biancheria ed abbigliamento, prodotti per l’igiene, una ricarica del valore di 15,00€ all’ingresso ed un pocket money giornaliero del valore di 2,50€ fino ad un massimo di 7,50€ per ogni nucleo familiare, erogati sotto forma di buoni o carte prepagate.

Ciò che il Bando prevede è un’accoglienza integrata: assieme agli interventi materiali di base si intende cioè garantire un percorso ad inclusione sociale che miri alla riconquista di un’autonomia individuale attraverso una serie di servizi minimi garantiti. Tali servizi includono, oltre a quelli già sopra citati: formazione e riqualificazione professionale, tutela legale, orientamento e accompagnamento all’inserimento lavorativo, abitativo e sociale.

 

Marta Buono

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