NAPOLI – Oltre 60mila studenti in tutta Italia, a Napoli più di 5mila hanno tentato, questa mattina, il test per accedere ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia. 9.500 i posti disponibili, addirittura 500 in meno rispetto allo scorso anno.

LA PROTESTA DEGLI STUDENTI – «Anche quest’anno – dichiara Lorenzo Fattori, Coordinatore Udu Napoli – ci siamo recati a dare sostegno agli studenti presso le sedi in cui si sono svolti i test di ingresso per medicina e chirurgia e odontoiatria. Abbiamo distribuito le nostre guide per il ‘test sicuro’ e risposto ai loro dubbi. Non intendiamo lasciarci fermare dalla mancanza di risposte da parte del governo: il sistema del numero chiuso è chiaramente al collasso e continueremo a richiedere un forte investimento volto a riaprire l’accesso a tutti gli atenei e a dare a tutti la stessa possibilità di studiare».
Link Napoli – Coordinamento Universitario ha protestato calando uno striscione all’ingresso del complesso di Monte Sant’Angelo ”IL NUMERO CHIUSO NON E’SALUTARE #SENZABARRIERE” ed inscenando un breve flash mob nel quale gli studenti hanno sfondato simbolicamente il muro.
«Come Link – Coordinamento Universitario e Rete della Conoscenza – dice il Portavoce di Link Napoli, Mattia Papa – abbiamo provato ad attuare in tutte le università del paese una contestazione unitaria nei confronti del numero chiuso e in particolar modo del numero chiuso a medicina per due ragioni principali: sbarrare l’accesso alla formazione per gli studenti dovrebbe prevedere un punto di partenza unitario determinato da un uguale condizione materiale e formativa di tutti così come si tende a spiegare spesso e volentieri. In secondo luongo riteniamo che quando gli studenti si iscrivono all’università devono poter studiare ciò che vogliono. Inoltre esiste un altro grave problema per il nostro paese, fra circa 10 anni il sistema sanitario nazionale perderà 60mila medici e con le nuove specializzazioni che si stanno portando avanti ci saranno circa 40mila occupati neo specializzati, i quali non riusciranno a soddisfare il fabbisogno dell’intera società. La nostra battaglia quindi non è solo culturale, infatti pensiamo che dobbiamo essere tutti uguali e valorizzati per le nostre competenze non parlando di meriti e demeriti, bensì di peculiarità che ognuno di noi ha e devono essere valorizzate per il miglioramento della stessa società»
Tra i presenti anche l’ex massaggiatore del Napoli calcio, Salvatore Carmando il quale si è espresso in maniera contraria all’utilizzo dei test d’accesso all’università.
Parallelamente a Monte Sant’Angelo, anche le matricole dell’Università L’Orientale di Napoli, presso la Mostra D’Oltremare hanno svolto il test d’inglese.
Pasquale De Laurentis