L’ultima pausa per le Nazionali di questo 2017 coincide con il primo momento in cui si può realmente iniziare a guardare con maggiore accuratezza alle classifiche dei top 5 campionati europei: nonostante le giornate da disputare siano ancora parecchie e le cose potrebbero chiaramente cambiare radicalmente, è già possibile inquadrare con più attendibilità la situazione ed, eventualmente, capire quale sarà l’andamento dei vari tornei.

PREMIER LEAGUE

Il City è in fuga solitaria in Premier League

Paradossalmente è la Premier League, al momento, il torneo europeo meno equilibrato; non tanto per il rendimento generale delle squadre, quanto piuttosto per l’incredibile ritmo che la capolista Manchester City sta tenendo: 11 gare giocate, 10 vittorie ed 1 pareggio; 31 punti conquistati sui 34 disponibili; miglior attacco (34 goal fatti) e seconda miglior difesa del torneo (7 goal subiti). La corazzata di Guardiola sta macinando vittorie e punti anche in Champions League, guadagnando con ben due giornate d’anticipo il pass per gli ottavi di finale. Le inseguitrici più vicine sono il Manchester United ed il Tottenham, con un importante ritardo di già 8 lunghezze. Al quarto posto il Chelsea di Conte, che sta arrancando non poco in questa prima parte di stagione. Staccate di ben 12 punti dalla vetta ci sono Liverpool ed Arsenal, chiamate ad invertire al più presto la loro rotta se non vogliono disputare l’ennesimo campionato anonimo, nonostante gli importanti investimenti economici fatti in sede di calciomercato la scorsa estate.

Annata fin qui molto deludente anche per Everton e West Ham, non a caso le uniche due squadre (oltre al Crystal Palace) ad aver già cambiato allenatore: i toffees, fuori dalla fase a gruppi dell’Europa League dopo appena quattro giornate, hanno sostituito Koeman con “Big” Sam Allardyce; gli hammers hanno invece silurato Bilic (6 sconfitte e terzultimo posto in classifica) rimpiazzandolo con David Moyes. Le vere sorprese di questa prima parte di campionato, per il momento, sono però le tre neo-promosse: Brighton, Huddersfield Town e Newcastle, rispettivamente all’ottavo, decimo ed undicesimo posto in classifica. Situazione critica invece per Swansea e Crystal Palace, che devono correre al più presto ai ripari per evitare un’incredibile retrocessione in Championship.

 

LIGA

Il Barça è già a +8 su Atlético e Real

Dopo 11 giornate la Liga, contrariamente ai pronostici della vigilia, sta regalando un campionato dal copione totalmente inaspettato: prevedere un Barça saldamente al comando, nonostante l’addio di Neymar e l’infortunio di Dembélé, non era così scontato ma lo si poteva immaginare, data comunque la grande quantità di campioni a disposizione del neo-allenatore Valverde. Ciò che non era pronosticabile era invece vedere l’Atlético Madrid ed il Real Madrid con un ritardo già di 8 lunghezze dalla capolista. Ancora più impensabile era ritrovarsi al secondo posto, a -4 dal Barcellona, il Valencia di Zaza. La cura Marcelino sta ampiamente dando i suoi risultati: i “pipistrelli” hanno raccolto fino ad oggi 8 vittorie e 3 pareggi e sono l’unica squadra ancora imbattuta  assieme ai blaugrana e ai colchoneros: 30 i goal fatti (come la capolista) grazie ad un Zaza formato super, autore di 9 reti e richiamato in Nazionale da Ventura dopo la sciagurata prestazione offerta in Italia-Germania dell’ultimo Europeo. Il Real Madrid sta invece pagando a caro prezzo il momentaccio che CR7 sta vivendo: dopo aver saltato le prime quattro giornate di campionato per squalifica, il portoghese nelle restanti sette gare ha realizzato soltanto un goal: incredibilmente, per media minuti giocati/goal realizzati, è al momento il peggior attaccante della Liga e d’Europa. Sicuramente questa tendenza negativa si invertirà ed i blancos, trascinati a suon di goal da suo quattro volte Pallone d’Oro, ritorneranno a macinare vittorie, ma il ritardo in classifica già così ampio potrebbe aver già compromesso la corsa al titolo.

Campionato nella media ed in linea con le aspettative per il Villarreal (quinto) e la Real Sociedad (settima), mentre ci si aspettava qualcosa in più dal Siviglia, attualmente comunque sesto, ma costruito per competere quantomeno per il terzo posto. La rivelazione del campionato è stato però finora il Girona: i catalani, alla prima apparizione della loro storia in Liga, occupano il decimo posto e si sono già tolti lo sfizio di fermare in casa sul pari l’Atlético e addirittura di rimontare e battere per 2-1 il Real. Delusione invece per l’Athletic Bilbao che sta risentendo tantissimo dell’addio di Valverde e che ha appena 5 lunghezze di vantaggio sulla zona retrocessione.

 

BUNDESLIGA

Il Bayern sembra rigenerato dalla cura Heynckes

Dopo un avvio di campionato difficile e l’esonero di Carlo Ancelotti, il Bayern Monaco nelle ultime giornate è ritornato a fare punti e, complici le frenate della capolista Borussia Dortmund, ha riconquistato la vetta della Bundesliga: la prova che la squadra remasse ormai contro il tecnico italiano è data dai numeri: con l’arrivo in panchina di Heynckes i bavaresi hanno conquistato 4 vittore in campionato, 1 in Coppa di Germania ed 1 in Champions League, dimostrando una fame di vittoria completamente assente nelle precedenti uscite. I punti di vantaggio sul Lipsia sono al momento 4 ma l’impressione è che il Bayern sia pronto ad accelerare e, come ogni anno, a creare quel solco decisivo per la conquista del titolo. Proprio il Lipsia, grazie allo sforzo fatto per mantenere intatta l’ossatura della rosa della scorsa stagione, si sta riconfermando ad alti livelli nei confini nazionali ed in Champions League.

Dopo un ottimo avvio, 3 sconfitte ed 1 pareggio nelle ultime 4 giornate, hanno fatto perdere la testa della classifica al Borussia Dortmund, scivolato addirittura al terzo posto: nonostante la rosa di alto livello a disposizione di Bosz, la sensazione è che anche quest’anno il limite maggiore dei gialloneri sia la scarsa continuità nei risultati: la stessa tendenza si sta verificando in Champions League, competizione dalla quale i gialloneri sono stati quasi matematicamente eliminati. Partenza a rilento anche per Hoffenheim, Borussia Mönchengladbach e Bayer Leverkusen, mentre sta sorprendendo lo Schalke04, guidato dal tecnico italiano Tedesco che occupa la quarta posizione a pari punti con i gialloneri. Gravi, infine, le situazioni di classifica di Werder Brema e Colonia: dopo essere state a lungo rivali la scorsa stagione nella lotta per un piazzamento europeo, i biancoverdi e i biancorossi si ritrovano attualmente al penultimo e all’ultimo posto  e sono le uniche due squadre a non aver ancora vinto una partita in campionato.

 

LIGUE ONE

Il Psg è saldamente in testa al campionato

Dando un’occhiata alla classifica e ai numeri, al momento la Ligue One è il campionato meno “sorprendente” d’Europa: come pronosticato alla vigilia, il Psg sta facendo la voce grossa e, a meno di clamorose sorprese, si aggiudicherà il quinto titolo delle ultime sei stagioni. L’arrivo di Neymar e Mbappé ha ulteriormente innalzato la qualità del reparto offensivo: i parigini hanno segnato ben 38 goal nelle prime 12 giornate. Ad inseguire, a 4 lunghezze di distanza, c’è il Monaco, campione in carica, che dopo un primo difficile periodo di assestamento dovuto alla rivoluzione della rosa attuata nella scorsa sessione di calciomercato, sembra aver ritrovato la giusta quadratura del cerchio, ritrovando continuità e risultati positivi trai confini nazionali. Al terzo posto, a quota 25 punti, il Lione di Genesio e della stella Nabil Fekir, consacratosi definitivamente dopo l’addio di Lacazette.

In netta ripresa, dopo un difficile avvio, anche l’Olympique Marsiglia di Rudi Garcia, al quarto posto. La vera sorpresa del campionato è però il Nantes di Claudio Ranieri, quinto in classifica con 23 punti: ripetere il miracolo Leicester sarà impossibile, ma ancora una volta l’allenatore romano sta dimostrando la sua abilità nel condurre squadre con un tasso tecnico relativamente modesto verso grandi risultati. Le due più grandi delusioni della stagione, finora, sono il Nizza ed il Lille: i rossoneri, 15esimi, sembrano essere lontani parenti dell’esaltante compagine che lo scorso anno aveva divertito e chiuso il campionato al terzo posto. La cura Bielsa non sta invece dando i frutti sperati in casa Lille, penultimo e con soli 9 punti conquistati.

 

EREDIVISIE

Il Psv guida saldamente l’Eredivisie

Assieme alla Premier League, il campionato meno equilibrato d’Europa, sembra essere l’Eredivisie: il Psv Eindhoven sta macinando vittorie (10 in 11 giornate) e punti (30) ed è già a +8 sull’Ajax, secondo. Delle 37 reti segnate, ben 18 sono state messe a segno dal tandem d’attacco composto da Locadia e Lozano, mentre a quota 7 reti c’è Marco Van Ginkel, con un passato in Serie A con la maglia del Milan. A pari punti con i lancieri c’è la sorpresa Zwolle, vincitore della Coppa d’Olanda nella scorsa stagione. La vera delusione è rappresentata al momento dal Feyenoord, campione in carica ma solo sesto in classifica, a -12 dalla vetta. La squadra di Rotterdam sta faticando moltissimo anche in Champions League. Campionato in linea con le aspettative per l’AZ Alkmaar (quarto) ed il Vitesse (quinto).

 

Ugo D’Andrea

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