NAPOLI – La Giunta Regionale risalente al 2010 guidata dall’ex presidente Antonio Bassolino è stata assolta. Una scelta presa dalla sezione giurisdizionale della Corte dei Conti che ha però passato il reato di danno erariale al Presidente attuale della Giunta Regionale. Si tratta dunque di Stefano Caldoro il presunto colpevole che dovrà pagare una somma di 27mila euro.
C’è bisogno di far luce sul caso dando uno sguardo a quanto accaduto circa 5 anni fa, esattamente il 2010. In quegli anni, infatti, vi era ancora Bassolino e si discuteva dell’avvenuta rimozione di Franco Nardone dalla mansione di commissario straordinario dell’Asl Napoli 2 Nord da parte dei vertici di Palazzo Santa Lucia.
Ciò che i giudici contabili non trovavano, e che ancora oggi, non trovano coerente non risiede nella scelta di rimuovere Nardone dal suo incarico bensì nel fatto che egli non fosse stato reintegrato dopo la decisione a suo favore del Tar, compito che aspettava alla Regione nel giugno dello stesso anno.
La scelta, infatti, d rimozione di Nardone può essere riscontrata in vari motivi inerenti sia a scelte amministrative che gestionali, ciò che invece non è giustificabile è proprio il danno erariale assegnato a Caldoro, successore di Bassolino in quei mesi.
Caldoro, che si è più volte dichiarato escluso ai fatti non ha fatto mancare le dichiarazioni di Gaetano Paolillo, suo avvocato difensore: “A suo tempo prendemmo la decisione di non far costituire il presidente Caldoro nel giudizio di responsabilità contabile, proprio per sottolineare la palese estraneità alla vicenda, visto che la sentenza del Tar era autoesecutiva e, dopo la decisione dell’avvocatura regionale di prestarvi acquiescenza, la Giunta non avrebbe dovuto né potuto compiere alcun atto di propria competenza”
Si attendono le prossime mosse dell’attuale presidente della Giunta Regionale, Stefano Caldoro, intanto ciò che rimane è la grossa somma di 27mila euro che dovrà pagare per quanto accaduto.
Carmela Davide