-AGGIORNAMENTO 18:15 MORTI I TERRORISTI E 4 OSTAGGI
E’ appena giunta la notizia: blitz della polizia a Dammartin dove erano barricati gli attentatori di Charlie Hebdo, i due sarebbero usciti sparando all’impazzata contro le forze dell’ordine che, difendendosi, hanno ucciso i due fratelli liberando l’ostaggio che si era riuscito a nascondere all’interno di uno scatolone da dove ha allertato le forze dell’ordine.
Un Poliziotto ferito.
La polizia francese ha agito anche contro Amedy Coulibaly che aveva diversi ostaggi tra cui un neonato: il terrorista sarebbe morto dopo aver ucciso 4 ostaggi nella mattinata.
Potete seguire tutti gli aggiornamenti riportati dalla tv francese cliccando su questo link: http://www.itele.fr/direct
Ancora paura a Parigi e dintorni dove le forze di polizia, proprio in queste ore, stanno operando su due fronti: in un paesino della Seine-et-Marne e alla Porte de Vincennes di Parigi.
Cerchiamo di fare chiarezza su quanto sta succedendo analizzando nello specifico le due vicende:
-I due killer di Charlie Hebdo, i fratelli Said e Cherif Kouachi, sono giunti a Dammartin-en-Goele nei pressi di Parigi e hanno preso un ostaggio barricandosi in una tipografia a conduzione familiare.
Le notizie che sono trapelate in questi istanti ci informano di come l’ostaggio, il 27enne responsabile della tipografia , sia probabilmente ferito; le forze dell’ordine stanno facendo di tutto per negoziare con gli attentatori che, secondo quanto detto da un deputato di centrodestra, stamane avrebbero affermato di voler “morire da martiri”. Gli spostamenti dei due erano sotto controllo da ore, infatti, la loro fuga a 43 km a nord-est di Parigi sarebbe iniziata subito dopo l’attentato del 7 gennaio alla redazione del settimanale di vignette Charlie Hebdo e che ha portato alla morte di 12 persone. Uno dei fratelli Kouachi, incrociato stamane da un commerciante di Dammartin, avrebbe detto: “Se ne vada, noi non uccidiamo i civili”.
Tanta paura anche per i 300 studenti di una scuola che si trova a pochi passi dal luogo delle operazioni di polizia; le maestre avrebbero ordinato ai bambini di sdraiarsi a terra e di allontanarsi dalle finestre. Inoltre, sarebbe stato impedito ai genitori di recarsi presso l’istituto.
-Anche Parigi è sotto assedio: Amedy Coulibaly, da poco uscito di prigione, è l’autore della sparatoria al centro della capitale francese nella quale hanno perso la vita almeno due persone. L’uomo ha preso in ostaggio ben cinque persone tra cui donne e bambini. Ora è barricato all’interno di un negozio ebraico alla Porte de Vincennes mentre le teste di cuoio sono già entrate in azione sul posto ed hanno separato tutta la zona. Il responsabile si è fatto riconoscere, gridando: “Sapete chi sono! Sapete chi sono!”. Probabilmente si tratta del killer di Mountrouge che ieri ha tolto la vita ad una poliziotta.
Ricercata per la sparatoria di ieri anche una ragazza, la ventiseienne Hayat Boumeddiene, che si presume essere la fidanzata di Coulibaly.
L’uomo è ben conosciuto dalle autorità di tutto il mondo: gli Stati Uniti gli avevano bloccato il passaporto poiché era stato arrestato e condannato nel 2010, per aver fatto parte di un gruppo che aveva elaborato un piano per tentare di far evadere Smait Ali Belkacem, l’autore dell’attentato del 1995 alla stazione RER di Saint-Michel a Parigi.
La situazione rimane comunque molto molto preoccupante in tutta la capitale ed in generale in tutte le zone limitrofe. Fonti interne alla polizia francese hanno affermato che ”siamo vicini all’epilogo”.
Tutti gli abitanti francesi, e non solo, sono con il fiato sospeso aspettando nuovi aggiornamenti mentre il Presidente francese ha inviato il Ministro degli interni sul posto per coordinare tutte le operazioni.
Proprio Hollande ha detto: ”Ho fiducia nel nostro Paese”, ma ”ci sono state delle mancanze, sono state scritte cose orribili. Dobbiamo fare in modo che i francesi possano vivere insieme, in sicurezza, per il futuro”.
Per cominciare la Prefettura di Parigi, in presenza della grave situazione nella capitale francese, ha ordinato, per precauzione, la chiusura di tutti i negozi della rue des Rosiers, il cuore dell’antico quartiere ebraico di Parigi, il Marais.
Fabio Palmiero