La puntata sulla scuola di Presa Diretta su Rai tre di Domenica, 8 febbraio, fa un affondo sulla riforma della scuola prevista dal governo Renzi.
Contributi «volontari»
Non solo, vengono infatti mostrate immagini di edifici scolastici fatiscenti, aule sovraffollate e realtà che sopravvivono solo grazie al contributo «volontario» delle famiglie, che in molti istituti addirittura è presente come prima voce in bilancio. La questione dei precari e dei pochissimi investimenti che comunque nascono dai tagli.
Tanti i tweet in rete contro la trasmissione giudicata «a senso unico». Non per l’Unione degli Studenti che tramite l’account twitter nazionale ha così commentato:<<Su #presadiretta una fotografia della scuola italiana ormai sulle spalle delle famiglie. Istruzione gratuita subito! 12 marzo in piazza! >>
La senatrice democratica, Francesca Puglisi, responsabile scuola del Pd, non ci sta e dice:“Ieri abbiamo assistito ad una ‘insolita’ puntata di PresaDiretta in cui, narrando i disastri prodotti dal malgoverno del passato, si è voluta affermare la tesi che il Governo Renzi sta continuando a tagliare sulla scuola pubblica.Basterebbe saper leggere la legge di stabilità per verificare che il miliardo destinato alla scuola nel 2015 riguarda solo i primi 4 mesi del prossimo anno scolastico e che dunque sono 3 i miliardi all’anno investiti nella scuola per le assunzioni, la formazione degli insegnanti, il nuovo piano per la scuola digitale. Affermare che si taglia quando si sta per realizzare il più grande piano di stabilizzazioni mai realizzato da una pubblica amministrazione sembra quanto meno ingeneroso. E 148.000 assunzioni verranno fatte non perché lo chiede una sentenza della Corte Europea (i posti vacanti su cui hanno lavorato stabilmente i precari non sono più di 19.000) ma per dare alle scuole gli insegnanti che servono per il tempo pieno, per il recupero scolastico, per rafforzare l’offerta formativa”. E’ quanto afferma la senatrice del Pd Francesca Puglisi, responsabile scuola, università e ricerca del Pd.
”Il Governo Renzi – conclude la senatrice – ha trattato l’edilizia scolastica come una vera emergenza nazionale, investendo risorse, sburocratizzando le procedure per assegnare gli appalti, attivando per la prima volta a 17 anni dalla sua costituzione l’Osservatorio e rendendo operativa l’Anagrafe per l’edilizia scolastica. Un investimento complessivo di 5 miliardi”.
Pasquale De Laurentis