NAPOLI – All’istituto alberghiero di Bagnoli Rossini, in una sala gremita è andata in scena l’assemblea pubblica dove giovani e attivisti di Bagnoli hanno incontrato il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris e l’assessore all’Urbanistica, Carmine Piscopo.
L’ex Pm ha così presentato, insieme all’assessore, le linee guida del nuovo piano di rilancio urbanistico di Bagnoli approvato dal Consiglio comunale.
De Magistris si è detto d’accordo con i movimenti riguardo l’arretramento di Città della Scienza per lasciare spazio alla spiaggia pubblica.
”Dobbiamo trovare una sintesi con i cittadini, intorno al piano approvato dal Consiglio comunale” – dice il sindaco.
Dure le parole usate dallo stesso De Magistris su Renzi:”La nomina del commissario per Bagnoli è chiaramente una violazione della Costituzione. Non si può esautorare il ruolo dell’ente locale e della sua assemblea scelta dai cittadini. Chi pensa che l’unico modo per non rompere in modo traumatico gli equilibri costituzionali sia attribuire al sindaco il ruolo di commissario di Bagnoli fa dichiarazioni di buon senso perchè questa amministrazione resta contro il commissariamento”.
Bagnoli il 18 Aprile ospiterà tutti i sindaci d’Italia che ritengono lo Sblocca Italia una legge da cambiare.
Presenti i ragazzi del coordinamento studenti flegrei, Bancarotta e il Laboratorio Politico Iskra.
Eddy del Laboratorio politico Iskra interviene:”Sono fascisti quelle parsone che da Roma hanno pensato di nominare un commissario straordinario.
Ribadiamo che oggi non siamo qui per approvare pubblicamente la delibera.
Interesse nostro – prosegue Eddy – è capire quali siano le reali ricadute sociali di questo territorio.
Pensiamo che vada isituito un soggetto di controllo popolare composto da studenti ed attivisti.
Per tanto – conclude Eddy – stiamo organizzando una grande manifestazione a Roma perchè oggi Bagnoli rappresenta un terreno di conflitto più ampio e si inserisce in un contesto di piena continuità con il piano casa di Lupi e il Jobs Act”.
Ludovica Visone del coordinamento studenti flegrei aggiunge: ”Siamo riusciti a far prendere posizione pubblica al nostro consiglio d’istituto (Liceo Labriola) contro l’articolo 33 e lo Sblocca Italia.
E’ da più di due anni – attacca Ludovica – che lottiamo per spazi sociali e studenteschi, quelli dell’ex base Nato, ma non siamo mai stati presi in considerazione.
Pretendiamo subito un tavolo di discussione con la fondazione al quale possiamo partecipare anche noi” – conclude.
Intanto si fa largo l’ipotesi della suddivisione del compiti fra enti locali e un organismo terzo per la ”questione” del commissario.
Pasquale De Laurentis
@pasqdelaurentis