NAPOLI – Piovono critiche per Mario Calabrese, assessore ai lavori pubblici e alle infrastrutture del Comune di Napoli, che ieri ha postato sul suo profilo Facebook degli scatti di alcune buche a Parigi, in Places de la Concorde. Il velato paragone con le strade napoletane, l’intento forse di mostrare come anche al di fuori di Napoli, nella ridente Parigi, siano presenti buche e pavè staccati, non è piaciuto ai napoletani, costretti quotidianamente a far i conti non con piccole buche (come quella da lui fotografata) ma con vere e proprie voragini, pericolose ed indegne.
“Le foto postate dall’assessore mostrano dei dissesti stradali che a Napoli sarebbero considerati strade o piazze in buone condizioni” – dicono Gianni Simoli della Radiazza e Francesco Emilio Borrelli dei Verdi – “Calabrese dovrebbe impegnarsi a risolvere in città il problema delle buche e non avventurarsi in improbabili e poco produttivi paragoni”. Ecco le foto postate delle strade di Parigi:
Posted by Mario Calabrese on Martedì 7 aprile 2015
Posted by Mario Calabrese on Martedì 7 aprile 2015
Solo pochi mesi fa Calabrese aveva parlato di un miglioramento della situazione del suolo stradale, prevedendone un risanamento dell’85% entro il 2016, ma pur apprezzando l’ottimismo, la situazione in cui versano le strade di Napoli è disastrosa, tanto che Simoli e Borrelli risposero con malinconica ironia all’assessore: “Gli abitanti di Parco Margherita hanno scoperto che le buche sono a forma di cuore, a Napoli anche le buche hanno un cuore grande! La città cade a pezzi ma con amore”.
Alla luce dunque del malcontento dei cittadini e dei vani tentativi fatti fin ora per riqualificare il manto stradale, le foto postate dall’assessore sono sembrate una sterile provocazione e i commenti negativi da parte della cittadinanza non si sono fatti attendere: “Divertente, ma non mi è piaciuto fare confronti, non saremmo in condizioni di vincerli” oppure “Magra consolazione! Mai esultare per le disgrazie altrui ma bearsi dei propri successi” e ancora “Mal comune mezzo gaudio? – No, solo mal Comune di Napoli.”
Questa mattina, inoltre, Calabrese ha pubblicato sulla sua pagina un nuovo post per rispondere ai cittadini e difendersi dal polverone mediatico che l’ha visto coinvolto: “Devo ammettere che non immaginavo che le foto avrebbero sollevato tanto clamore. I post da me pubblicati sulle azioni messe in campo dall’Amministrazione per il recupero dell’attuale livello di degrado strutturale del sistema di viario cittadino non hanno poi avuto tanta attenzione. Né il fatto di avere mantenuto in pochi anni di governo il 25% della rete stradale primaria, né di avere stanziato circa 13 milioni in bilancio per la manutenzione straordinaria delle strade cittadine. (…) Ora avendo consapevolezza che per il raggiungimento a Napoli di uno standard prestazionale soddisfacente sono necessari ancora anni di lavoro, avrei mai potuto avventurarmi in “improbabili e improduttivi paragoni” tra Napoli e Parigi? Evidentemente no. Nella foto constatavo che i cubetti che per anni sono stati l’elemento principe delle pavimentazioni stradali si staccano anche nel cuore di Parigi. Sui marciapiedi le pavimentazioni in pietra subiscono dissesti, infine ho constatato che su strade prossime al Louvre, il pavè è stato ricoperto con asfalto. Mi sono domandato quindi se anche a Parigi si hanno gli stessi dibattiti con la Soprintendenza e ho rafforzato la mia convinzione che questo tipo di pavimentazioni non è più compatibile con i maggiori flussi di traffico delle nostre città”.
Il post/spiegazione dell’assessore è stato chiaro, l’intento non era fare paragoni; ma al di là delle analisi e dei numeri forniti il problema è evidente: è Napoli a detenere il primato di buche e strade fatte di rappezzi e pertanto risulta essere chiara anche la sincera reazione di chi proprio non ha gradito quelle foto.
Francesca Nappo