La vittoria per 3-2 sulla Juventus al San Paolo non è bastata al Napoli, eliminato dalla Coppa Italia. Gli azzurri ora puntano a raggiungere la Roma, distante 4 punti, e soprattutto a difendere il terzo posto dall’assalto dell’inseguitrice Lazio, allenata da Simone Inzaghi, avversario che questa sera sfiderà all’Olimpico alle 20:45.
QUI LAZIO: La formazione di Inzaghi viene da un ottimo momento: è finalista di Coppa Italia, dopo un doppio confronto spettacolare con la Roma; non perde in campionato da 8 partite consecutive (l’ultima volta il 28 gennaio battuta per 1-0 in casa dal Chievo). I biancocelesti credono nel sogno Champions e vogliono ripetere quella cavalcata trionfale della stagione 2014/2015, con il terzo posto soffiato proprio al Napoli nell’ultima giornata di campionato.
Nell’ambiente laziale, soprattutto, dopo l’approdo in finale di Coppa Italia e la conseguente eliminazione della Roma, si respira un entusiasmo che si vuole provare a sfruttare come testimoniato dalle parole dello stesso tecnico alla vigilia della partita: “E’ un match importantissimo. La classifica è molto corta sia davanti che dietro di noi. Siamo consapevoli del fatto che troveremo una squadra ferita, eliminata dalla Coppa Italia, dopo aver disputati due ottimi incontri con la Juve.[…] Noi martedì abbiamo fatto qualcosa d’importante. I tifosi sono stati il dodicesimo uomo in campo, sembrava di giocare in casa come nella gara d’andata. Era giusto festeggiare con la gente”.
Inzaghi ha professato rispetto per il Napoli, che non è quello di qualche anno fa. Con Sarri, infatti, gli azzurri non sono migliorati solo individualmente rispetto alla passata stagione, ma sono riusciti ad esprimere un organizzazione di gioco che li rendono una delle squadre più pericolose del campionato: “Il Napoli è la squadra che in campionato ha il maggiore possesso palla,che ha tanti giocatori forti qualitativamente in attacco, ma proveremo a fare la nostra partita. La cosa più importante è recuperare le energie e ne abbiamo spese molte”.
La condizione fisica di alcuni giocatori preoccupa non poco Simone Inzaghi che non avrà certamente pedine come De Vrij e Marchetti, infortunati, e che teme per la condizione di giocatori chiave Immobile, affaticato: “De Vrij e Marchetti non giocano di certo perchè sono infortunati. Altri come Immobile, Biglia e Lulic sono affaticati e vedremo domani come stanno“.
Chiusura su Mertens, sul quale Inzaghi non ha dubbi, è una vera prima punta: “Mertens è un vero nove, ha fatto venti gol fino ad oggi. è diverso rispettoa Milik e Pavoletti. Pensiamo che giocherà e ci siamo preparati per affrontare lui, Callejon e Insigne“.
QUI NAPOLI: In casa Napoli si respira aria di rivalsa. Rivalsa dopo l’uscita dalla Coppa Italia, nonostante le buone prestazioni. Rivalsa per quel terzo posto, perso due stagioni fa proprio per mano della Lazio, che in casa Napoli brucia ancora. L’unico modo per smaltire le delusioni del passato recente è vincere domani allo stadio Olimpico.
Contro la Lazio non sarà facile per una molteplicità di fattori. Di certo non aiuterà l’ambiente, galvanizzato dopo l’accesso alla finale della Coppa Italia. Il gioco di Inzaghi è un gioco ostico per gli azzurri. La grande pressione e le velocissime ripartenze, infatti, possono essere letali se accompagnate da errori difensivi, grande limite di un Napoli altrimenti perfetto.
I sentimenti di un Napoli voglioso e ferito nell’orgoglio sono stati riferiti da Maggio che, intervistato venerdì ai microfoni di Radio KISS KISS, ha detto: “C’è la delusione di essere usciti da una competizione a cui tenevamo molto, però è arrivata una vittoria che fa morale. Battere la Juve non è da tutti e lo abbiamo fatto anche esprimendo un buon gioco. Contro la Lazio non sarà facile perché gli avversari saranno molto motivati“.
Sulla partita di questa sera Maggio ha poi continuato: “Sarà un Big match. La Lazio ha giocatori forti, soprattutto a centrocampo e ha anche dei grandissimi esterni, che sono molto veloci. Noi, tuttavia, non siamo da meno. Sarà una partita avvicente soprattutto a metà campo. […] Domani dobbiamo giocare come se fosse una finale. Abbiamo rispetto di chi avremo di fronte, ma entreremo in campo sereni, perché quando si pensa troppo al risultato poi dopo non si gioca come si vorrebbe. Se faremo tutto questo potremmo far bene“.
Sulla splendida stagione di Mertens ha poi aggiunto: “Dries sta facendo un grande campionato da falso nueve. Sono contento per lui perché, al di là del calciatore, è una bravissima persona e un grande amico “.
La chiusura è dedicata al suo futuro post-calciatore: “Quando smetterò mi piacerebbe diventare allenatore dei bambini. Ho già qualche idea, credo molto nei giovani“.
Fonte immagini in evidenza: TGCom24 – Mediaset, Ansa
Giovanni Ruoppo