Tatuaggi e quarantena, quando la crisi da coronavirus sarà terminata, c’è una categoria di professionisti che forse avrà molto, molto lavoro da sbrigare: quella dei tatuatori.
È infatti probabile che, una volta che saremo finalmente fuori dal periodo di isolamento forzato, e quando le preoccupazioni sul COVID-19 saranno almeno in parte alle spalle, molte persone potranno prendere nuova confidenza con i tatuaggi, scegliendo di fare quelli che avevano in programma o, magari, ritraendosi un simbolo che possa suggellare quanto accaduto.
D’altronde, c’è poco di cui stupirsi! Eventi come quello che stiamo attraversando costituiscono un “segno” che spesso determina proprio la voglia di farsi un tattoo. Ma quali sono le altre cause che conducono le persone a tatuarsi?
I tatuaggi come pratica culturale
Il tatuaggio è una pratica antica, tanto che la prima testimonianza di un tattoo risale addirittura al 3100 a.C. In molte culture, la pratica del tatuaggio della pelle è un’estensione di antichi rituali o di un senso estetico tradizionale.
I Maori, per esempio, usano i tatuaggi tradizionali come “marcatori” sociali piuttosto che semplici dichiarazioni di moda. Il tatuaggio li segna come membri di una particolare famiglia o tribù, e identifica la loro posizione nella struttura sociale.
Sebbene i disegni e gli stili di questi tatuaggi culturali si siano in alcuni casi evoluti e si siano allontanati dai loro omologhi tradizionali, essi mantengono comunque questo scopo culturale.
In alcuni casi, i tatuaggi non hanno una storia come parte di una cultura radicata da tempo, ma servono comunque come segno di affiliazione a una sottocultura.
I membri di bande di motociclisti, ad esempio, potrebbero farsi certi tatuaggi per mostrare con orgoglio la loro appartenenza (ufficiale o non ufficiale) a questi gruppi. Avere questi simboli permanenti può anche rafforzare il loro senso di orgoglio e di appartenenza a queste comunità.
Come espressione personale
Alcuni trovano che un tatuaggio permanete sul proprio corpo possa indicare qualcosa di estremamente personale. A differenza dei tatuaggi usati come “marcatori” di appartenenza culturale, questi tatuaggi indicano qualcosa di significativo per l’individuo, non per la sua comunità nel suo insieme.
Sebbene questi siano spesso intensamente idiosincratici (a volte al punto da essere indecifrabili da chiunque altro che non sia la persona stessa che si è fatta tatuare), ci sono alcuni temi comuni in questo tipo di tatuaggio.
I tatuaggi che commemorano la nascita di un bambino, per esempio, sono comuni. Così come quelli che si intendono come tributo a una persona cara defunta. Molti si tatuano anche uno slogan, o un motto che usano per orientare la loro vita.
Come segno estetico
Molte persone sono attratte dai tatuaggi semplicemente per la loro bellezza estetica. Dunque, anche se non attribuiscono al tatuaggio un significato più ampio, potrebbero essere indotte a farsene uno perché sono innamorate di un particolare disegno o immagine e lo vogliono permanentemente inchiostrare sulla loro pelle.
Altri usano i tatuaggi come una sorta di accessorio di moda permanente – un modo per completare il loro aspetto generale o l’estetica personale. Si pensi, a titolo di esempio, a una piccola stessa o a un cuore esposto discretamente al polso.
I tatuaggi possono essere sempre più popolari, ma non sono ancora stati completamente accettati, soprattutto in alcuni ambienti. Spesso le persone si fanno tatuare per sfidare le norme culturali, le aspettative della famiglia, o spingersi oltre in contesti professionali.
A volte, i tatuaggi sono utilizzati in parte per motivi cosmetici. Possono coprire o addirittura incorporare alcune imperfezioni della pelle per renderle meno evidenti e visibili.
I tatuaggi possono dunque essere utilizzati da persone che vogliono mascherare praticamente qualsiasi cosa, dalle smagliature e dalle cicatrici alle macchie di bellezza e allo scolorimento.
Con i tatuaggi per guardare avanti con ottimismo
Scegliere di modificare in maniera permanente il proprio corpo è un atto sicuramente molto intenso e personale. E anche quando viene fatto per motivi tradizionali, è comunque una decisione individuale da assumere con consapevolezza e con la giusta ragione.
Ebbene, siamo certi che la forte emotività che questo periodo di isolamento forzato sta inducendo in molte persone potrebbe essere l’occasione giusta per poter scoprire o riscoprire il piacere di manifestare un particolare aspetto di sé attraverso un tatuaggio o, ancora più semplicemente, la voglia di far comprendere al mondo che, nonostante le difficoltà e le criticità che ognuno di noi ha attraversato, si è ancora pronti a guardare con ottimismo al futuro!
Fonte immagine di copertina: The Italian Times