Passano due weekend e nemmeno te ne accorgi, quando sono già pronti i semafori di Montmelò, dove dalle 14.00 di domenica si disputerà la cinquantacinquesima edizione del Gran Premio di Spagna. Un evergreen che, fin dagli albori dell’automobilismo, non è quasi mai mancato nel calendario delle competizioni automobilistiche a livello internazionale. Un Gp nella terra in cui, specie negli ultimi di tempi, talenti al volante o a bordo di una grossa moto non sono mai mancati e, tra l’altro, anche l’ultimo Gp in cui Fernando Alonso vinse su Ferrari, due anni fa.

Niente paura, perché il palmares del Cavallino Rampante, da quando si è iniziato a girare in terra catalana, è più che positivo, con le cinque vittorie di Michael Schumacher – nel ’96 e poi tra il 2001 e il 2004 – nonché le due ottenute da Felipe Massa e Kimi Raikkonen nel 2007 e 2008. E chissà che, anche questa volta, almeno non ci scappi il podio, con il finlandese che sembra aver ritrovato il giusto feeling al volante della SF15-T, e un Sebastian Vettel che difficilmente si concederà agli stessi errori del Bahrain. Intanto, la battaglia è più che aperta, specie se su un circuito così entusiasmante e apprezzato dai piloti, che favorirà sorpassi e potrebbe mettere in crisi gli pneumatici. Insomma, l’impressione è che il Mondiale 2015 scatenerà, anche qui, la bagarre Ferrari-Mercedes, con la seconda che, nonostante le innovazioni aerodinamiche della Rossa, sembra ancora stare un passo avanti.

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Intanto, come di consueto, facciamo un po’ di zapping tra pillole e curiosità che ci accompagnano verso l’inizio della gara:

le edizioni del Gran Premio di Spagna valevoli per il Campionato di F1 sono ben 54, e dal 1951 ad oggi la gara si è disputata su cinque tracciati diversi (tra Pedralbes, Jarama, Montjuich, Jerez de La Frontera e proprio Montmelò). In realtà, la prima vera e propria edizione di un Gran Premio in Spagna risale al 1913, che si disputò sulla distanza di 300 km sul circuito stradale di Guadarrama, nei pressi di Valladolid. Prima ancora nel 1908 e 1909 si disputava la coppa Catalana a Sitges, vicino Barcellona, che vide trionfare entrambe le volte il francese Jules Goux. Fu solo da questi eventi che, oggi come allora, nel sangue spagnolo scorre più benzina che globuli rossi. Da lì in poi furono periodicamente organizzate nuove edizioni, fatta eccezione per gli anni intorno al ’29 (quando si decise di dare forfait a causa della vicina crisi economica) e per gli anni della Guerra Civile, dopo il 1936;

– Gran Premio di Spagna vuol dire anche Jarama, o più nel particolare si dovrebbe dire Circuito Permanente del Jarama, che è uno di quelli in cui ha esordito la Formula Uno nel 1967. Lo ricordiamo soprattutto perché ci trionfò Gilles Villeneuve – non un signore qualunque – che, anche dopo ieri, siamo sempre pronti a ricordare. Un pilota umano, un esempio di combattività, dedizione e passione. E con la Ferrari nel cuore;

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– correre in Spagna significa anche rievocare momenti di gloria particolari, come il primo posto da sogno di Pastor Maldonado nel 2012, che è diventato così il primo – e per il momento unico – venezuelano ad aver trionfato in Formula Uno, sbloccando la Williams da un digiuno di vittorie risalente al Gran Premio del Brasile nel 2004. Al momento, invece, dove siano orientati gli obiettivi della sua stagione in corso alla Lotus sembra ancora non ci sia dato saperlo;

– e per gli amanti della tecnica, è bene che si mettano a fuoco le recenti innovazioni della Ferrari, che porterà a Montmelò una vettura sensibilmente rinnovata dal punto di vista dell’aerodinamica: si parte dalla pance, opportunamente ristrette e ridisegnate secondo la necessità di liberare gran parte del fondo, con l’introduzione di nuovi deviatori sulle stesse, sempre in ottica di miglioramento dello scorrimento dei flussi e del funzionamento del diffusore. Da segnalare anche un piccolo profilo generatore di vortice piazzato nella parte bassa delle pance, utile a tenere i flussi ancorati alla carrozzeria e dirigerli ancora verso il diffusore. E questi solo per citarne alcuni… [fonte: blogf1.it]. Insomma, con ogni probabilità si tratta di uno tra i più importanti update europei degli ultimi anni.

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– “Il nostro piano è quello di essere pronti intorno agosto o settembre e poi poterli annunciare. Il mercato piloti sta prendendo forma e abbiamo un sacco di persone che sono in contatto con noi. Non abbiamo fretta, perché vogliamo vedere chi sarà sul mercato, chi farà bene e chi vorrà cambiare squadra. E, d’altra parte, anche i piloti vogliono vedere chi siamo veramente e se stiamo facendo le cose nel modo giusto”. Sono le dichiarazioni di questa settimana di Gunther Steiner, team principal del team Haas, che debutterà in Formula Uno a partire dal prossimo anno, e che al momento lavora alla ricerca di nomi di piloti di un certo spessore per riempire i suoi due sedili. Il primo candidato è Alexander Rossi, attualmente in Gp2: chissà, poi, che qualcuno nella massima serie non decida di tentare la scommessa. A questo proposito, occhi puntati su Jenson Button.

Chi vince il Gran Premio di Spagna? Occhio a Nico.

Nicola Puca

Fonte immagine in evidenza: www.thebestf1.es

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