Stanotte a Firenze, la prima produzione in 4k ultra HD sbarca su Rai uno per una serata indimenticabile.
Preceduta da un’anteprima andata in onda lunedì 6 giugno in seconda serata, giovedì 9 giugno alle 21.25 assisteremo a qualcosa di straordinario. Di notte, senza le folle dei turisti, avremo il privilegio di scoprire una delle città più visitate e ammirate del mondo, restando a tu per tu con i suoi capolavori: Firenze. Finalmente le opere d’arte potranno parlare e raccontare i segreti di una bellezza che incanta da secoli.
Un anno dopo “Stanotte al Museo Egizio di Torino” Alberto Angela accompagna il pubblico di Rai Uno in un nuovo, affascinante viaggio notturno nel suo programma Stanotte a Firenze. Una grande produzione che non vedrà Alberto Angela da solo a Firenze, ma sarà arricchita da ospiti d’eccezione come Andrea Bocelli, Giusi Buscemi, Giancarlo Giannini, Oliviero Toscani e tanti altri. Per la prima volta la Rai ha prodotto un documentario utilizzando telecamere in altissima definizione (4K HDR) regalando così ai telespettatori delle immagini spettacolari. Inoltre: effetti speciali, mini-fiction, droni, tutto al servizio di una grande operazione culturale.
Così facendo, il Davide di Michelangelo, la Primavera di Botticelli e molti altri antichi capolavori prendono vita sotto gli occhi del pubblico. Muovendosi in una Firenze notturna, e quindi ancora più suggestiva, Alberto Angela porterà lo spettatore dentro gli Uffizi, gli farà scoprire monumenti famosi come la cupola del Brunelleschi, il campanile di Giotto, i capolavori del nostro Rinascimento, ma anche le tracce dei piccoli orfani cresciuti nello Spedale degli Innocenti, le antiche armi e le corazze, i sontuosi vestiti e i gioielli di corte. Ricorrendo perfino alle tecniche della polizia scientifica, quasi in un moderno CSI, Alberto Angela riuscirà a far rivivere la Firenze dei Medici in una luce nuova.
Stanotte a Firenze è l’ennesimo passo verso una televisione più di contenuti e di cultura.
Una Televisione nuova che strizza l’occhio al vero servizio pubblico.
Enrica Leone