I granata non cadono in casa e passano di misura sul Lanciano, che è dunque la quarta retrocessa insieme a Livorno, Modena e Como.
Un ultimo ”colpo di Coda” per scacciare tutte la negatività che quest’anno ha portato con sé. È bastata la 17esima marcatura del bomber Cavese della Salernitana, Massimo Coda, a porre fine alle infinite sofferenze che i tifosi della squadra campana hanno dovuto sopportare quest’anno. La partita è stata condotta interamente dalla squadra di Menichini che, in questo doppio confronto, ha potuto apprezzare la rinascita degli esterni di centrocampo, protagonisti di due partite di altissima qualità. Lanci d’esterno e stop di tacco, per un gioco ben lontano da quelle sciagurate prestazioni che hanno gettato fin troppe ombre su questa piazza che, almeno a vedere le prestazioni sugli spalti dei tifosi, avrebbe meritato tanto di più.
All’Arechi si presenta un Lanciano ancora una volta rinunciatario, inspiegabilmente abbandonato al destino della Lega Pro già da sabato. Per i granata questa è solo una formalità per cui basta un gol dell’uomo più decisivo, del rapace d’area. Quello stesso che a inizio stagione è stato criticato reiteratamente e bollato come ”bidone”. Al 16′ è proprio Coda a creare l’occasione più pericolosa con un tiro da fuori area prontamente respinto da Cragno. Sono solo i preparativi per il gol che arriva appena 4 minuti dopo sugli sviluppi di un calcio piazzato, quando proprio il numero 9 si ritrova, in posizione regolare, la palla tra i piedi. Per lui si tratta solo di appoggiare in rete. Per il resto è ordinaria amministrazione. Di pregevole fattura è il passaggio filtrante sempre di Coda al minuto 23′ che mette Donnarumma davanti al portiere avversario che, però, compie un’ottima uscita salvando i suoi dal definitivo tracollo. Nella ripresa si vede un po’ più di Lanciano, ma è comunque poca roba.
Il verdetto finale sentenzia la retrocessione del Lanciano, avversato anche dagli eventi che hanno coinvolto la società fuori dal rettangolo verde. La Salernitana può mettere finalmente un punto e andare a capo per ripartire, fortunatamente, sempre dalla Serie B.
Vincenzo Marotta