Il presidente del Comitato 3 Ottobre Tareke Brhane, organizzazione no profit e task force operativa sull’immigrazione, ha lanciato un progetto di crowfunding per realizzare un’ app multilingue in grado di fornire supporto ai migranti.
“Le nuove generazioni utilizzano ampiamente smartphone e internet, ma spesso provengono da Paesi con forti limitazioni nell’uso dei social network – si legge nella nota del Comitato 3 ottobre – spesso le famiglie vengono separate o perdono il contatto tra di loro. L’unica cosa che li tiene legati è un telefono, che diventa molto più di un semplice mezzo di comunicazione”.
“Il telefonino lo usano per comunicare ma anche per portare con sé i ricordi dei parenti (foto, video, messaggi) e talvolta per usarlo come Gps quando si trovano in mare. Il telefono è di fatto l’unica vera risorsa di chi parte in quelle condizioni. Un appiglio per restare in contatto con chi si ama.” ha spiegato l’attivista del Comitato 3 Ottobre Fabrizio Chironda.
”L’agonia del viaggio dei migranti continua anche dopo il loro sbarco in Europa. Molti migranti vengono separati dai loro cari oppure sono costretti a vivere rinchiusi in centri senza la possibilità di interazione con il luogo di approdo.” – ha continuato Chironda – ”I familiari e parenti che già vivono in Europa da tempo, spesso non sanno o non hanno modo di rintracciare i loro cari dopo il momento in cui salgono sulle imbarcazioni di fortuna che li portano in Europa. In questo modo spesso sono soggetti a rimanere a lungo senza poter conoscere il destino dei loro familiari.”
L’idea alla base dell’applicazione denominata iMigrate è di creare una sorta di hub di servizi rivolto a chi si trova nelle strutture di accoglienza. Lo scopo dell’app di agevolare la comunicazione tra migranti e migliorare la vita pratica di chi è ospite: grazie ad iMigrate sarà possibile contattare i parenti dislocati in tutta Europa per non perderli di vista al momento dell’ingresso nel Vecchio Continente.
L’app funziona tramite un servizio di geolocalizzazione. Gli utenti avranno a disposizione un sito apposito e una volta registrati potranno accedere a una bacheca in cui fare ricerche per nome, sesso, nazionalità, zona di permanenza, zona di approdo e lasciare messaggi ai propri cari nei paraggi. Grazie ad iMigrate sarà, inoltre, possibile contattare i mediatori culturali più vicini e avere la modulistica e la documentazione necessaria.
Per finanziare l’app il Comitato sta utilizzando la piattaforma di crowfunding WithYouWeDo di Tim. Chiunque voglia contribuire al finanziamento può donare un minimo di 10 euro attraverso questo sito.
Per maggiori informazioni: https://withyouwedo.telecomitalia.com/projects/1940/imigrate.
Vincenzo Nicoletti