Svolta tra Napoli ed il Governo con un patto che garantirà al capoluogo partenopeo un fondo complessivo di circa 308 milioni da distribuire tra interventi in edilizia e quelli per i trasporti.

Un patto per Napoli dunque, ad appena pochi giorni dalla manifestazione guidata dal primo cittadino partenopeo, Luigi De Magistris, in cui si dichiarava apertamente il NO al commissariamento di Bagnoli. “A Napoli decide il popolo e non il governo” tuonava il Sindaco che confermava il duello a distanza con il premier Renzi.

In questi giorni la svolta: Napoli ed il Governo sono più vicini. Un’operazione disgelo che dovrebbe portare in tempi stretti alla sottoscrizione di un patto per Napoli che garantirà, come abbiamo già detto, pronta liquidità da distribuire in interventi di edilizia e per i trasporti. Le basi dell’intesa sono state gettate in un incontro svoltosi venerdì a Palazzo Chigi dove si sono riuniti per il Comune il capo di gabinetto Attilio Auricchio e il referente per i finanziamenti europei Sergio Avolio mentre per il Governo il capodipartimento per le Politiche di coesione Vincenzo Donato, il direttore generale dell’Agenzia per la coesione territoriale Ludovica Agrò e il vicesegretario generale Salvo Nastasi, che è, tra l’altro, anche il commissario per Bagnoli.

Gli interventi in progetto tendono ad ampliare i programmi di sviluppo per Napoli e la Campania che sono già stati siglati lo scorso aprile tra Renzi ed il Governatore della Campania De Luca.

Sembra quindi scongiurato uno strappo permanente tra il Governo centrale e l’amministrazione del capoluogo partenopeo. Giovedì, infatti, il Sindaco Luigi De Magistris ed il Premier Matteo Renzi potrebbero trovarsi fianco al fianco per siglare un accordo che porterebbe a Napoli un pò di ossigeno in un periodo molto complicato. Sembrerebbe essere stato determinante un incontro tra De Magistris ed il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, in cui si è discusso ampiamente dei tanti nodi da sciogliere per il rilancio del capoluogo partenopeo.

Salvatore Annona

 

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