Ambizione, ecco la più grande forza spingente dell’uomo. La missione Rosetta è forse una delle vette più alte che l’umanità sia riuscita a raggiungere spinta da questa virtuosa attitudine e martedì coronerà con ogni probabilità il suo secondo grande successo, dopo il raggiungimento della cometa 67P il 6 agosto scorso, con la discesa del lander Philae che arpionerà il corpo celeste.

Così come descritto nel cortometraggio di cui vi proponiamo il video, nato da una collaborazione tra ESA e Platige Image, la sonda Rosetta venne ideata come parte di un più ambizioso programma, Horizon 2000, che prevedeva la raccolta di campioni sulla cometa in questione ed il loro trasporto fino alla Terra. La missione ebbe diversi rimaneggiamenti a partire dal 1985, anno della sua ideazione, soprattutto a causa del budget limitato degli enti spaziali europeo ed americano. Per ovviare a tali problemi si decise infine per un’analisi in loco dei campioni utilizzando un lander.

Così il 2 marzo 2004 partì la sonda destinata a mettere le briglie alla cometa 67P. Per raggiungere questo corpo celeste sono state sfruttate le attrazioni gravitazionali della Terra, di Marte, degli asteroidi Steins e 21 Lutentia, finché finalmente Rosetta si è svegliata dalla sua ibernazione lo scorso gennaio, quando era ormai in vista del proprio obiettivo. Le manovre susseguitesi da quel momento in poi hanno portato la sonda ad orbitare attorno a 67P scrutandone la superficie con il suo occhio principale, ovvero uno spettrometro ad immagine il cui nome in codice è VIRTIS. La mappatura ha rivelato un’area adatta alla discesa del lander, denominata Agilkia, dal nome di un’isoletta sul Nilo.

A proposito di nomi è lecito chiedersi quali segreti dovrà svelarci la sonda Rosetta, il cui nome rimanda a quella celebre stele usata da Champollion per decifrare, per la prima volta dopo anni di mistero, la scrittura geroglifica. Scopo principale della missione è infatti dissolvere il mistero attorno alla nascita del nostro sistema solare, di cui le comete sono state silenti testimoni e superstiti. Secondo la teoria ad oggi più diffusa, l’attivazione della nostra stella ha creato un vento solare di tale portata da spazzare via le comete ed altri corpi celesti, confinando tali oggetti su orbite dai tempi di rivoluzione più che secolari.

Altra speranza che si nutre nei confronti di questa missione è quella che la vede banco di prova per alcune delle teorie più controverse relative alla presenza d’acqua e di vita sul nostro pianeta. Sono infatti sempre più coloro che legano la presenza del prezioso fluido, e quindi della vita sulla Terra, al bombardamento meteorico avvenuto tra i 4,1 ed i 3,8 miliardi di anni fa. Altra teoria a cui accennavo implicitamente poc’anzi è poi quella che vede le molecole complesse presenti tra i ghiacci e le polveri delle comete, come ingrediente principale del brodo primordiale che è all’origine della vita.

Per queste e molte altre domande, la risposta potrebbe essere legata al successo del progetto Rosetta.

Percorso compiuto dalla sonda durante l'avvicinamento alla cometa
Percorso compiuto dalla sonda durante l’avvicinamento alla cometa
Concept della luna come sarebbe apparsa durante il bombardamento meteorico e come appare invece oggi.
Concept della luna come sarebbe apparsa durante il bombardamento meteorico e come appare invece oggi.
Concept della sonda con il suo lander
Concept della sonda con il suo lander

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Francesco Orefice

 

 

Quotidiano indipendente online di ispirazione ambientalista, femminista, non-violenta, antirazzista e antifascista.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui