Sono sempre di più le persone che lasciano l’Italia per emigrare altrove. A dirlo è l’ISTAT, dal cui comunicato pubblicato nella giornata di oggi si rende ormai chiaro l’aumento dei flussi migratori verso altri paesi europei. Crolla anche il numero degli stranieri che scelgono l’Italia come meta di emigrazione e supera il picco degli ultimi anni il numero di nostri connazionali alla ricerca di un lavoro altrove.

Dai dati pubblicati nell’ultimo rapporto dell’ISTAT, dedicato alle “Migrazioni nazionali e interne della popolazione residente”, emerge che sono 82mila gli italiani dai 20 ai 45 anni (il 23% in più rispetto al 2012)  che scelgono di trasferirsi all’estero. La meta più gettonata è la Gran Bretagna (13mila emigrati) seguita da Germania (11mila) e Svizzera (10mila).

La Coldiretti spiega quali sono i motivi principali che spingono i nostri giovani a lasciare l’Italia: in primis la mancanza di lavoro e di meritocrazia, a seguire, invece, le troppe tasse. La percentuale maschile che intraprende questo percorso è più alta rispetto a quella femminile, con il 57% per gli under 35, contro il 45% delle donne, e il 59% per gli under 20. Non si tratta però esclusivamente di cervelli in fuga, perché solo il 30% possiede una laurea, ma sono in pochi coloro che fanno ritorno.

In rialzo, ci dice l’ISTAT, sono anche le partenze degli stranieri che avevano scelto il nostro paese come fissa dimora e che ora, causa la forte crisi economica, hanno deciso di fare ritorno in madrepatria: sono esattamente 44mila le cancellazioni di residenti stranieri nel 2013, il 14.2% in più rispetto all’anno precedente. Cifre che evidenziano una minore attrazione dell’Italia all’estero.

In forte calo anche le immigrazioni, che contano 43mila soggetti in meno. Con i suoi 58mila la comunità straniera più rappresentata in Italia è quella rumena, alla quale seguono marocchini (20mila), cinesi (17mila) e ucraini (13mila). Si abbassano significativamente anche le iscrizioni di cittadini ecuadoriani (-37%), ivoriani (-34%), macedoni (-26%) e polacchi (-24%).

Martina Barca

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