Il Napoli, dopo la sconfitta contro il Feyenoord a Rotterdam, ha l’obbligo di ripartire con il massimo impegno senza farsi sopraffare dallo sconforto. Sconfitta in campionato contro la Juventus, il Napoli ha comunque la possibilità di rilanciarsi, sia in campionato che in Europa League.
La doppia sconfitta è senza dubbio un preoccupantissimo campanello di allarme. Vero è che, a causa delle notizie che giungevano in campo sulla vittoria dello Shaktar, il Napoli contro il Feyenoord è letteralmente sparito a causa dello spegnimento di qualsiasi speranza di passaggio del turno. Vero anche che contro la Juventus il Napoli non ha affatto giocato male, ma ha subito un goal di contropiede che gli è costato i tre punti, il riavvicinamento dei bianconeri in classifica ed il primo posto che ora è dell’Inter che ha battuto in maniera molto convincente il Chievo.
Ma la squadra ha senza dubbio perso brillantezza, soprattutto nel suo tridente di attacco dove Insigne, Mertens e Callejon stanno attraversando un periodo davvero difficile. È molto probabile che il problema sia soprattutto di natura atletica. Il tridente gioca sempre tutte le partite ed aver perso ancora una volta Milik ha, di fatto, negato a Sarri la sua unica possibilità di variante in zona di attacco. Non ci sono alternative in attacco e nemmeno il talentuoso Ounas sembra riuscire a guadagnarsi qualche occasione, nemmeno con un Callejon che sembra davvero stremato.
Anche Mertens ed Insigne non sembrano vivere un buon momento di forma. Mentre quest’ultimo, nonostante abbia sbloccato con una perla la difficile gara contro lo Shaktar, sembra comunque molto lento, prevedibile e con il ritorno del nervosismo da prestazione sta iniziando ad ostinarsi con conclusioni dalla distanza tipiche dei suoi momenti bui. Mertens non riesce più a trovare i guizzi in profondità, forse perchè è tutto il settore di attacco a non girare bene a dovere.
Al di là delle riflessioni sulla tenuta atletica – e anche psicologica – dei calciatori dopo queste due cocenti sconfitte, cerchiamo di analizzare tutti i fattori che possono rilanciare il Napoli nel giro di poco tempo. Partiamo dal campionato.
Il prossimo turno vede il “derby d’Italia” tra Juventus ed Inter. Il Napoli, invece, ospita la Fiorentina. Questo quadro di sfide in questa fase del campionato risulta perfetta per il Napoli perché una delle due contendenti perderà punti (due se pareggiassero) ed il Napoli potrebbe riportarsi comunque, nella peggiore delle ipotesi, ad un punto dell’Inter, se quest’ultima dovesse vincere contro i bianconeri, mantenendo quindi la vetta della classifica.
Tutto quanto detto, ovviamente, vale solo in caso di vittoria contro la Fiorentina; impresa non difficilissima, ma nemmeno tanto scontata. I viola vengono da un ottimo 3-0 contro il Sassuolo in cui ha segnato anche Chiesa, uno dei calciatori tenuti sempre sotto osservazione dall’entourage tecnico del Napoli e che potrebbe essere contattato anche nell’imminente mercato di gennaio. Si può comunque essere ottimisti perché la Fiorentina stenta ancora a correggere molti errori in difesa che commette in maniera sistematica. Condizioni perfette per il rilancio del tridente di attacco partenopeo.
Per quanto riguarda l’uscita di scena dalla Champions League che quest’anno, forse, ha registrato l’unica partecipazione assolutamente incolore degli azzurri negli ultimi anni nella massima competizione continentale: ricordiamo che il terzo posto nel girone ha permesso al Napoli di poter accedere direttamente alla fase ad eliminazione nell’Europa League 2017/18. Insieme al Napoli, dalla Champions, arrivano tra le altre anche il Borussia Dortmund e l’Atletico Madrid.
La partecipazione all’Europa League può senz’altro fornire grandi motivazioni alla squadra di Sarri, che qualche anno fa giunse anche alla semifinale della competizione che la squadra azzurra, ricordiamolo, ha già vinto una volta nel torneo 1988/89 battendo lo Stoccarda in finale.
L’Europa League sarà anche un’altra occasione per capire se c’è chiusura assoluta di Sarri ad alcuni calciatori della rosa. Nel qual caso occorrerà intervenire in maniera importante sul mercato di gennaio, optando non solo per scelte di prospettiva, ma su pedine già in grado di dare un contributo importante al raggiungimento degli obiettivi e dei sogni azzurri.
Salvatore Annona