Vincere per la classifica. Vincere per sognare. Vincere per il perseguimento di un obbiettivo che, se raggiunto, sarebbe più che clamoroso. Palermo – Napoli è la partita da vincere. I rosanero con un risultato positivo comincerebbero bene la prima con il nuovo allenatore De Zerbi, dopo l’addio di Ballardini. Il 2, in casa Napoli, aiuterebbe non poco a riscaldare l’ambiente, ancora indifferente nonostante la bella vittoria col Milan per 4 a 2 e la strepitosa doppietta di Milik all’esordio davanti al suo pubblico.
QUI PALERMO – Arriva De Zerbi al posto di Ballardini. Ottimo giocatore, straordinario allenatore, che la scorsa stagione con il bel gioco del suo Foggia ha sfiorato la serie B. Il suo esordio? Contro la squadra che ha portato in serie A circa 10 anni fa e che ora è diventata uno dei top club italiani. De Zerbi vuole domare gli indomiti azzurri. Vuole riscattare la fiducia del presidente Zamparini, che lo ha accolto benissimo, definendolo addirittura il “nuovo Sarri”, tutelandolo con un clausola in caso di esonero di circa 500 mila euro. Vuole stupire con i giocatori usciti da un mercato, non proprio esaltante e da molti criticato.Per la prima non ci sarà in panchina a causa di una veccia squalifica. Al suo posto il vice Possanzini, ex attaccante del Brescia. De Zerbi crede nel colpaccio. Sa che il bel gioco, una buona organizzazione e il cuore possono battere delle volte la capacità tecnica e lo ha ribadito anche in conferenza stampa: ” Contro il Napoli conterà moltissimo l’aspetto mentale. Servirà coraggio, un coraggio giusto. Non ci si può buttare da un quinto piano di testa e dire “siamo coraggiosi” perché saremo poco intelligenti[…]Il Napoli però si può limitare, si può bloccare. Io però penso alla mia squadra, che non significa non pensare agli avversari. Anzi. Però dobbiamo pensare a noi stessi altrimenti si va in campo già battuti[…]Io sono un passionale. Vivo tutto al cento per cento. L’emozione la sento, ma non posso avere spazio per pensare ad altre cose che non siano riconducibili al campo. Adesso voglio cercare di finire il lavoro tattico con la squadra. Sarà anche una partita nella quale l’aspetto mentale conterà di più. Sulla carta siamo inferiori, ma il campo non sempre rispecchia i valori sulla carta. Serve la giusta cattiveria, la voglia di smarcarsi e ricevere palla senza paura. Servono undici giocatori che si aiutino a vicenda”. Non sono mancati poi gli elogi per Maurizio Sarri, considerato un “punto di riferimento” per tutti gli allenatori e un innovatore di questo sport. De Zerbi ha parlato si è soffermato infine sui singoli. Ottima l’impressione fatta da Diamanti che dalla prossima partita giocherà leggermente più vicino alla porta e per il talento Sallai. Conclusione infine sui tifosi rosanero, diffidenti verso il loro presidente: “ Sono abituato a pensare che deve essere la squadra a trascinarli lo stadio. Voglio una squadra di carattere di personalità, sacrificio, pronta a tutto per il risultato”.
QUI NAPOLI – È un Napoli che deve confermare e migliorare quanto di buono mostrato con Milan e Pescara (nel secondo tempo). L’addio di Higuaìn, per quanto difficile e ancora mal digerito da tifosi e squadra, deve essere uno stimolo in più. Concetto ribadito con decisione giovedì (come fatto precedentemente anche da Jorginho ed Hamsik) da Allan ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, emittente ufficiale della società : “L’anno scorso non c’era solo Higuain, c’era una squadra che giocava e lui ha dato una grossa mano. Ora però dobbiamo dimenticarci di lui e dare fiducia a Gabbiadini e Milik perché sono forti e hanno qualità importanti. Possono fare tanti gol quanti ne ha fatti Higuain lo scorso anno“. La fiducia di Allan bilancia forse le preoccupazioni di Sarri. Il tecnico toscano, che forse più di tutti non ha digerito l’addio dell’argentino, ha esaltato il mercato azzurro ai microfoni della radio ufficiale, esprimendo anche qualche perplessità :“Abbiamo perso Higuain e la sua assenza è pesante, ma abbiamo aumentato il valore globale della rosa. Il futuro è assicurato, vedremo nel breve periodo come sarà il nostro livello di competitività[…] Si parla di un Napoli con due squadre, ma al momento non è così. Per ora c’è pochissima possibilità di alternare giocatori. Tonelli solo questa settimana ha fatto due allenamenti, Diawara e Maksimovic devono ritrovare la condizione, Rog non l’ho ancora mai visto, Giaccherini è reduce da un infortunio e Chiriches si è fatto male. Nelle prossime settimane avrò una rosa molto risicata e compresi gli impegni delle nazionali giocheremo una volta ogni 3 giorni. Questo calendario è una follia”. Apprezzamenti, infine, per De Zerbi, al quale non mancano le idee, e preoccupazioni in vista anche, e soprattutto, in vista della sfida col Palermo,squadra insidiosa, in cui sarà decisivo un giusto approccio e una buona concentrazione. Tanta curiosità riguardo i ballottaggi Milik-Gabbiadini e Mertens-Insigne con i primi che appaiono favoriti sui secondi. Servirà fare le giuste scelte per poter vincere il primo atto del Derby delle Due Sicilie, incontrando, come accaduto in molti match, che il Napoli, questo Napoli, ha contribuito a renderlo grande.
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Giovanni Ruoppo