Il presidente del CONI Giovanni Malagò è intervenuto sulla scottante questione degli scontri tra tifoserie di Napoli e Roma, acuitasi dopo i fatti del 3 maggio che, come noto, portarono alla morte di Ciro Esposito. In particolar modo, il 1° novembre dovrà disputarsi proprio Napoli-Roma, in un clima che si preannuncia opposto rispetto a quello che caratterizzava anni addietro il cosiddetto derby del sole. Tra gli anni ’60 ed ’80, infatti, tra le tifoserie azzurra e giallorossa esisteva uno dei più significativi gemellaggi del calcio italiano, in contrapposizione alle squadre del nord. La rottura del gemellaggio, avvenuta il 25 ottobre 1987 a seguito del gesto dell’ombrello di Bagni, ha posto fine anche al clima di festa che lo caratterizzava, lasciando spazio, purtroppo, a toni aspri e scontri a fuoco. Ricordiamo:
• 2001, Stadio San Paolo: lancio di pietre e sputi verso i supporters della Roma;
• 2005, Stadio San Paolo: guerriglia urbana e ultrà napoletani fermati dalla polizia;
• 2008, Stadio Olimpico: disordini pre-partita e caos alla stazione;
• 2014, Stadio Olimpico: scontri e spari, con le note vicende riguardanti De Santis, Esposito e Genny la Carogna.
Ad ogni modo, è a rischio la possibilità di trasferta per i tifosi giallorossi per la prossima sfida; e a tal proposito proponiamo le dichiarazioni più significative di Malagò:
“Non sono preoccupato, sono ottimista di natura ma sarei ipocrita se non ascoltassi i rumors che arrivano. Non so se ai tifosi della Roma sarà permessa la trasferta. Grazie a Dio c’è ancora tempo. Ma il Paese, la cittadinanza, le tifoserie devono aver capito la lezione perché si può sbagliare ma perseverare è diabolico. Poi bisogna riconoscere i ruoli, io ci ho messo la faccia ma ora ognuno deve fare la sua parte. A Napoli sanno che sono vicino alla famiglia Esposito e amico della mamma di Ciro e dico sempre che ogni considerazione deve passare in secondo piano rispetto al dolore della famiglia. Ognuno interpreti la vicenda come vuole ma rispettiamo il ruolo della magistratura”.
Fonte virgolettati: corrieredellosport.it – ansa.it
Fabio Fin