Doppio Nobel per la letteratura: ecco chi sono Olga Tokarczuk e Peter Handke
Fonte dell'immagine: https://libreriamo.it

Dopo due anni di silenzio per gli scandali che hanno coinvolto la corona svedese, l’ Accademia Reale di Svezia torna a parlare: i vincitori del premio Nobel per la letteratura sono Olga Tokarczuk e Peter Handke.

Sono passati due anni dall’ultima proclamazione del vincitore del premio Nobel per la letteratura. Nel 2017 il premio venne assegnato allo scrittore giapponese Kazuo Ishiguro, autore di capolavori quali “Non lasciarmi” (2005) e “Il gigante sepolto” (2015). Poi, il vuoto. Il 2018 è stato un anno difficile per l’Accademia Reale di Svezia. Gli scandali sessuali che hanno coinvolto il marito di un membro della giuria hanno fatto sì che l’assegnazione del premio Nobel per la letteratura 2018 venisse annullata, anzi, posticipata. Quest’anno, infatti, sono stati due i premi Nobel per la letteratura assegnati dalla giuria: uno per l’anno 2018, assegnato alla scrittrice polacca Olga Tokarczuk e uno per l’anno 2019, assegnato allo scrittore austriaco Peter Handke.

Tanti sono stati i nomi dei possibili vincitori che in questi mesi sono stati sussurrati in ogni libreria, in ogni biblioteca o ritrovo culturale. In cima alla lista, di nomi ce n’erano due: quello dello scrittore giapponese Haruki Murakami e quello della scrittrice canadese Margaret Atwood. Nella lista dei possibili vincitori c’era posto anche per il poeta siriano Adonis, per lo scrittore ceco Milan Kundera, per la poetessa canadese Anne Carson e per lo scrittore spagnolo Javier Marías. Come favorito per l’edizione 2018 era dato anche lo scrittore Philip Roth, scomparso nel maggio dello stesso anno.

Le aspettative non sono state confermate. Nessuno dei possibili vincitori del premio lo ha vinto davvero. Ma chi sono Olga Tokarczuk e Peter Handke, i veri vincitori?

Olga Tokarczuk, premio Nobel per la letteratura 2018

È una scrittrice polacca ed è stata nominata vincitrice del premio Nobel per l’anno 2018. Premiata «per un’immaginazione narrativa che, con passione enciclopedica, rappresenta l’attraversamento dei confini come forma di vita», è la quinta scrittrice di nazionalità polacca ad aver vinto il premio più ambito da chi si occupa di letteratura. Il suo primo libro, pubblicato nel 1989, è un libro di poesie intitolato “Città allo specchio”. È però con il romanzo “Nella quiete del tempo” pubblicato nel 1996 che Olga Tokarczuk riesce ad imporsi in un contesto internazionale. Si tratta di un romanzo ambientato in Polonia, nazione d’origine della scrittrice, e racconta della vita degli abitanti di un villaggio polacco protetto dai quattro arcangeli della religione cristiana. Nel 1998 pubblica un romanzo intitolato “Casa di giorno, casa di notte” ed è il libro di un viaggio ai confini tra Polonia e Repubblica Ceca con spaccati dell’infanzia dell’autrice. Del 2014 è il romanzo “I libri di Jacob” che narra della vita polacca del 1600 e delle vicissitudini di alcuni personaggi di stirpe ebraica. Dopo aver vinto numerosi premi – tra cui anche uno in Italia per il libro “I vagabondi” (2019) – è riuscita a guadagnarsi anche l’ambitissimo premio Nobel.

Peter Handke: lo scrittore austriaco premiato dall’Accademia Reale di Svezia

Invece, lo scrittore austriaco è stato premiato con il premio Nobel per l’anno 2019 «per un lavoro autorevole che, con ingenuità linguistica, ha esplorato la periferia e la specificità dell’esperienza umana ».Si è fatto conoscere dal pubblico internazionale per il libro “La donna mancina”, pubblicato nel 1976 e dal quale lo stesso Handke ha tratto un film. Il libro racconta di una famiglia tedesca e delle varie vicissitudini tra marito e moglie. Peter Handke è il secondo scrittore austriaco ad aver vinto il premio Nobel. La madre di Handke apparteneva a una minoranza slovena in Austria. Per questo motivo, Handke ha realizzato diversi reportage nell’area dell’ex Jugoslavia e ha rifiutato il premio Büchner per solidarietà nei confronti della Serbia, devastata dai bombardamenti su obiettivi civili.

In questi due anni di silenzio l’Accademia Reale di Svezia ha avuto modo di rinnovarsi e di riconvertire la cattiva luce sotto la quale giaceva dopo gli scandali in luce nuova e chiara. Ci ha regalato due nomi che hanno cambiato il modo in cui guardiamo alla letteratura e alla sua funzione nel quotidiano. Ora abbiamo i vincitori: tutto quello che dobbiamo fare è scoprirli o approfondire la loro conoscenza, leggere le pagine che hanno scritto, entrare dentro alle storie che hanno raccontato e dentro alle parole che le compongono. Soltanto così il premio Nobel per la letteratura ha un senso: non è solo un premio per l’autore, ma è un premio per tutti noi, affinché ci sproni a scoprire nuove pagine di letteratura che anche Dante e Goethe sarebbero stati lieti di scrivere. Habemus Nobel! Quest’anno ne abbiamo avuti anche due: perciò, nei dodici mesi che seguiranno, avremo senza alcun dubbio bellissimi libri da leggere e rileggere.

Anna Rita Orlando

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.