Nella giornata di ieri vi avevamo parlato di come vi fossero voci che, l’autoproclamato califfo dello Stato Islamico, fosse stato ferito da un attacco aereo Usa, come la tv araba Al-Arabiya aveva annunciato ieri.

Ora arrivano conferme anche dal ministero dell’interno Iracheno, che afferma che l’autoproclamato califfo è stato ferito, in seguito a un raid aereo condotto dalle potenze occidentali nella zona di Mosul, in Iraq, che è considerata attualmente la capitale del movimento jihadista che ha conquistato territorio nel nord del Paese e in Siria.

La notizia è stata data dall’agenzia irachena Nina.

La conferma arriva dopo numerose indiscrezioni e voci che giravano nella serata di ieri, con gli esperti alla ricerca di qualche fonte che potesse quanto meno confermare il ferimento.

Infatti, dalla coalizione occidentale, si aveva soltanto la dichiarazione di Patrick Ryder, portavoce del Comando Centrale Usa, che aveva confermato l’attacco:

“Posso confermare che l’aviazione della coalizione ha condotto una serie di attacchi aerei ieri sera in Iraq, contro quello che è stato accertato fosse un raduno di leader dell’Isis vicino Mosul. Non possiamo confermare che il leader dell’Isis, Abu Bakr Al Baghdadi, fosse tra i presenti“.

La conferma, alla fine, sembrava essere arrivata solo nella tarda serata di ieri, quando un tweet dal profilo del portavoce ufficiale dello Stato Islamico, Abu Mohammad Al Adnani, augurava la pronta guarigione ad Abu Bakr Al Baghadi, confermando, quindi, l’autenticità del ferimento, ma smentendo ovviamente le notizie sulle sue morti.
Questo però, da alcuni esperti, non era stato accettato come veritiero, in quanto il profilo veniva dichiarato falso e sembra che l’ISIS avesse dato divieto di esprimersi in qualsiasi modo su questa notizia:

Il destino quindi dell’autoproclamato Califfo, quindi, sembra essere ancora in dubbio, seppur la conferma degli Iracheni aggiunge un’altra voce tra quelle che confermano il ferimento.

Fabio Scala

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