Sono sempre più numerosi i green jobs, ossia i lavori ecologicamente responsabili. Un modo per coinvolgere i giovani è l’alternanza scuola-lavoro.

Per green jobs intendiamo diversi tipi di professioni che siano socialmente ed ecologicamente responsabili. Eccone alcuni che negli ultimi anni stanno assumendo sempre più importanza decisiva: installatori di impianti di energia rinnovabile, come gli impianti fotovoltaici o sistemi di riscaldamento ecologico; ingegneri e tecnici di progettazione, impegnati nella progettazione e produzione di elettrodomestici ecosostenibili; manager del rischio geologico, impegnati nella pianificazione di strategie aziendali a basso impatto ambientale e molti altri.

 

I green jobs sono sempre più numerosi e, nonostante la crisi economica, negli ultimi anni stanno creando milioni di posti di lavoro in settori differenti. Si stima che nell’Unione Europea i green jobs siano aumentati del 49% in 15 anni, mentre l’occupazione tradizionale è aumentata solo del 6%. Nello stesso periodo, la ricchezza prodotta dall’economia ambientale è passata dai 135 ai 289 miliardi di euro, come riportato dal sito WeCanJob: “All’interno del territorio europeo si contano 4,2 milioni di posti di lavoro impiegati nelle molteplici branche dell’economia verde, cresciuti rispetto ai “soli” 1,4 milioni di occupati che c’erano a inizio millennio. Anche il fatturato della green economy è cresciuto in modo esponenziale, arrivando a quota 700 miliardi di euro.”

Secondo il rapporto GreenItaly 2016, in Italia ci sono già tre milioni di persone occupate nei green jobs ed emergono nuove figure specializzate molto richieste dal mercato internazionale.

Molto interessanti sono state le iniziative di diverse scuole di secondo grado presenti sul suolo italiano per promuovere e coinvolgere i giovani in questo settore sia a livello professionale che educativo-pedagogico, responsabilizzare e sensibilizzare i giovani ad assumere comportamenti e stili di vita ecosostenibili.

E’ il caso del Liceo Scientifico di Barletta “Carlo Cafiero” che ha promosso insieme all’Agenzia Regionale per l’Ambiente Puglia un progetto  incentrato sulle conoscenze e sulla tutela dell’ambiente che ha coinvolto gli studenti del triennio dell’anno scolastico 2017-18. Questo progetto, avendo riscosso molto successo, proseguirà il prossimo anno in diverse aziende del territorio che attuano il recupero dei materiali di scarto da propri o altrui cicli produttivi nell’ottica della strategia rifiuti zero.

Resta un’ottima occasione per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro e in questo modo possono orientarsi verso scelte green e verso la consapevolezza delle ripercussioni sul territorio e sulla salute che hanno azioni ecologicamente errate.

Nicoletta Crescenzo

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