Intervista a Paola Montesarchio, candidata sindaco alle prossime elezioni comunali per la città di Acerra. Coalizione bipartitica contro il sindaco uscente Lettieri.
Le prossime elezioni comunali di Acerra fanno già parlare di sé. È avvenuto, infatti, che il Partito Democratico, Movimento di Popolo, Lista Crimaldi, Campania Libera, Centro Democratico hanno deciso di unirsi in un’unica coalizione (insieme alla piattaforma Politica Oltre, che rappresenterà, però, più liste civiche) per mandare a casa Raffaele Lettieri, sindaco uscente in carica dal 2012 con Lista Civica. A vedersela alle urne con Lettieri sarà Paola Montesarchio, avvocato civilista già segretario cittadino del PD di Acerra, scelta all’unanimità dalle diverse fazioni politiche in gioco. L’abbiamo raggiunta ed intervistata.
Come nasce la sua candidatura a sindaco di Acerra per le prossime elezioni comunali?
“La mia candidatura a sindaco è nata in maniera inaspettata, nel senso che nel momento in cui le figure istituzionali a cui avevamo immaginato di affidare la guida della coalizione non sono riuscite,per motivi diversi, ad essere investite della guida del progetto politico costruito in questi mesi e dunque quando il mio partito e l’intera coalizione mi hanno proposto la candidatura. Una candidatura inaspettata, certo, ma non improvvisata: prima di essere eletta segreteria del PD sono sempre stata impegnata sul territorio nel campo del sociale, vicina alle categorie più “deboli”. Ho sostenuto in prima linea le battaglie ambientaliste e ho partecipato alla competizione elettorale amministrativa del 2012 come candidata in una lista civica a sostegno del centro-sinistra riscuotendo un apprezzabile consenso”.
Destra e centrosinistra uniti in un’unica coalizione contro il sindaco uscente Raffaele Lettieri. Com’è nata questa coalizione bipartisan?
“Prescindendo dalle appartenenze c’è stata la necessità di mettere insieme capacità, impegno, serietà ed onestà al servizio di Acerra. A chi vuole necessariamente collocarci in una precisa area politica noi rispondiamo che abbiamo scelto di collocarci nell’area della responsabilità verso la città. Il cammino della coalizione è nato quasi un anno fa, nel momento in cui forze politiche e movimenti civici hanno avuto la consapevolezza della necessità di ripristinare ad Acerra la democrazia nel presidio istituzionale e nella vita della città. Lo spirito e gli obiettivi del nostro progetto non sono quelli di andare contro nessuno ma quelli di costruire un progetto alternativo di città che tenga conto delle reali problematiche del territorio e che volga il suo sguardo al futuro di Acerra”.
Trattandosi di fazioni opposte, in caso di vittoria pensate di riuscire a governare in armonia arrivando a punti di incontro comuni?
“Come dicevo prima, la nostra coalizione è nata molti mesi fa ed è fondata su una condivisione di programmi ed idee; abbiamo sancito la nostra unione su obiettivi comuni di rilancio della città e salvaguardia della democrazia. Una coalizione nata dal confronto non avrà problemi a comporre una squadra di governo su un programma già ampiamente condiviso. Più che fazioni opposte la nostra coalizione è l’insieme di soggetti che concorrono uniti per il ‘bene comune'”.
Quali sono i punti posti al centro del suo programma politico e quali le proposte utili per la città di Acerra?
“Obiettivamente credo che Acerra in questo momento sia come una donna che mette in viso il cerone e quando passi il dito spuntano le macchie. Intendo dire che ci sono priorità che non sono state trattate e addirittura sono state oscurate da altre iniziative di carattere effimero e non certamente fondamentali per la comunità. Va data priorità a quelle situazioni che realmente sono importanti e non alle apparenze. È necessario mettere al primo posto il benessere dei cittadini e la qualità della vita attraverso politiche ambientali che mirino sempre più all’attuazione della strategia ‘rifiuti zero’ e si orientino al principio dell’economia circolare. Vanno pretese le bonifiche e sostenute le attività produttive a basso impatto ambientale con particolare riguardo al comparto agricolo di alta qualità. Insomma ripartire dal passato per creare il futuro. È necessario ripensare alle politiche del welfare affinché Acerra sia una città più inclusiva per i soggetti deboli ai quali vanno garantiti servizi fondamentali. Potrei continuare… rilancio del commercio, sicurezza e non da ultimo il ripristino della legalità e della trasparenza. Le cose da fare sono tante, avverto tutto il peso delle responsabilità ma questo non mi spaventa”.
Flora Visone