La figura del clown ha da sempre un carattere ambivalente. Spogliandolo del suo aspetto più ridanciano, Stephen King, prima con il suo capolavoro pubblicato nel 1986 poi, prodotto dalla ABC e diretto da Tommy Lee Wallace, ha creato il mito del pagliaccio assassino: hanno creato il mito di IT.
“Sono l’incubo peggiore che abbiate avuto, sono il più spaventoso dei vostri incubi diventato realtà, conosco le vostre paure, vi ammazzerò ad uno ad uno.”
Ed è proprio ad IT che va il merito di aver introdotto una nuova icona non soltanto nella letteratura dell’orrore, ma anche nel cinema. Si tratta di un clown evocato dal male che pervade una cittadina intera, Derry nel Maine, intrinsecamente legato ad essa e capace di mutare nella forma migliore per spaventare le sue vittime.
L’influenza di Lovercraft sul suo padre letterario ha reso IT non soltanto una tipologia di mostro dell’orrore, ma la personificazione stessa di tutti i possibili demoni.
Va ricordata la magistrale interpretazione di Tim Curry, nel primo adattamento di IT, realistica e inquietante. La storia di Pennywise, sullo schermo, si è così consacrata a Cult del genere, rivoluzionando la concezione dei clown durante gli anni Novanta.
Malgrado ciò, le critiche non sono mancate, rivolte soprattutto alla scarsa fedeltà alla trama e alle difficoltà riscontratasi nella trasposizione della sua lunghezza e complessità in una miniserie televisiva.
Non disperate, o cominciate ad avere paura, bambini, adulti, persone di tutte le età:
il malvagio pagliaccio IT sta per tornare.
È pronto a terrorizzarci ancora e stavolta con un’arma in più: gli effetti speciali di quasi trent’anni dopo.
Stephen King , il maestro del terrore psicologico, sta per prendersi, nell’estate 2015, la sua ennesima soddisfazione sulla psiche di tutte le vittime dei suoi mostri; seppur molto critico con gli adattamenti cinematografici delle sue opere, ha infatti sorprendentemente affermato, entusiasta, dopo aver letto la sceneggiatura inviatagli dal produttore Dan Lin:
“Andate avanti, grazie a Dio! Questa è la vera versione di It!”
Cosa aspettarci, dunque?
Una febbrile ansia, atmosfere cariche di suspance, un ritorno in grande stile.
Cary Fukunaga, d’altronde, il regista che si occuperà del remake, ha affinità con il sinistro, con il gotico. Lo testimonia il suo film del 2011 Jane Eyre, o la serie televisiva True detective. Pare che il remake della Warner Bros sarà strutturato in due film per il cinema: una prima parte verterà sui protagonisti bambini tormentati da IT, la seconda sugli stessi protagonisti da adulti decisi a eliminarlo. L’intenzione è quella di restare fedeli alla trama originaria, e di lasciare lo spazio necessario alla storia di evolversi, di prendere forma.
Un film per tutti, dunque. Attenti alle fogne. Controllate i vostri incubi.
It è pronto ad appropriarsene, diventando la vostra paura!
Chi vuole un palloncino?
Noemi Lama