Da qualche giorno la NASA ha divulgato pubblicamente un suo progetto di velivolo commerciale. Si tratta della realizzazione di un aereo commerciale supersonico con la peculiarità di non emettere il classico “bang” sonico.
Il progetto del nuovo aereo supersonico è una compartecipazione NASA-Lockheed Martin che mira a realizzare un velivolo commerciale supersonico e allo stesso tempo silenzioso. Un aereo capace, quindi, di superare la barriera del suono senza scatenare il caratteristico boato che potrebbe creare fastidi alle aree urbane poste vicino agli aeroporti.
Solitamente un normale areo genera il cosiddetto ”boom sonico” generato dalle onde d’urto create a causa del movimento in un fluido con velocità superiore a quella del suono che è pari a 1237,68 Km/h (detta anche Mach1).
I velivoli durante il volo generano delle onde di pressione che viaggiano alla velocità del suono. Al crescere della velocità dell’aereo tali onde vengono compresse fino a diventare, in corrispondenza di Mach1, un’unica onda d’urto che genera questo rumore caratteristico molto intenso.
Per far fronte al problema la NASA e Lockheed hanno iniziato a progettare un velivolo capace non di generare il “bang” sonico, ma un “thud” come dicono i responsabili del progetto NASA. I primi test saranno fatti presumibilmente nel 2021 e, al momento, il nome dell’avveniristico aereo supersonico sarà X-Plane.
La domanda che sorge spontanea è in che modo i progettisti di X-Plane pensano di ridurre lo spaventoso rumore di superamento della barriera del suono. Il tutto sembra abbastanza semplice in quanto basterà modellare ali e fusoliera in maniera tale da plasmare la diffusione delle onde sonore ed evitare così che si comprimano. Come dicevamo, però, l’effetto non sarà annullato, ma smorzato in modo che si generi un meno traumatico “thud” sonico.
Molti lettori attenti, a questo punto, ricercheranno i motivi per cui si sta cercando di ritornare al supersonico alla fine dell’era Concorde. Ricordiamo che il Concorde era un velivolo supersonico della British Aerospace e Aerospatiale che nel 1970 raggiunse Mach 2 divenendo il secondo aereo nella storia ad arrivare a tale velocità. A causa dei costi di gestione e dei consumi davvero stellari nel 2003 cessò il servizio passeggeri. La goccia che fece traboccare il vaso fu il bruttissimo incidente del 25 luglio del 2000 dove persero la vita 113 persone.
Ora, essendoci la possibilità di puntare su nuove e più performanti tecnologie, si sta ritornando ad investire in questo campo. Infatti, oltre alla Lockheed Martin, stanno sviluppando progetti anche alla Virgin Galactic per investimenti complessivi davvero importanti che potrebbero portarci a vedere i primi nuovi voli commerciali supersonici a partire dal 2023. Sarà stata la minaccia della spietata concorrenza a spingere la NASA e Lockheed Martin a progettare qualcosa di nuovo senza “bang”?
Salvatore Annona