CASERTA – Continua a far parlare di sè, in maniera negativa, la Seconda Università degli studi di Napoli.
In particolar modo nel mirino è finito il corso di laurea in Medicina e chirurgia, del quale gli studenti sembra lamentino un diverso trattamento.
Secondo quanto si apprende, i frequentanti del corso di istologia a Caserta hanno riscontrato una impressionante sequenza di bocciature in sede di esame: finora ci sono stati solo nove promossi, mentre nella sede di Napoli, la cui sessione di esame si è tenuta il giorno successivo a quella di Caserta, ci sono state molte promozioni, anche con voti molto alti. Il titolare di cattedra è comune a tutte e due le sedi, e a detta degli studenti, mentre ha fatto lezione continuativamente ai ragazzi di Napoli, a Caserta si è recato a tenere lezione soltanto due volte durante tutto il corso, salvo poi comunicare ai ragazzi di là che “non sarebbero come quelli di Napoli”.
Dichiara Lorenzo Fattori, coordinatore dell’UDU Napoli: “La disparità di trattamento degli studenti è una delle più esecrabili forme di discriminazione che si possano verificare: in questo caso sono tutti gli studenti di una intera sede universitaria ad essere considerati non all’altezza di quelli di un’altra sede, e questo viene detto dal docente che invece avrebbe il dovere di rendere quanto più possibile conforme la loro preparazione. Ed è ancor più odioso che gli studenti di Caserta non abbiano praticamente mai visto questo docente se non all’esame, perché forse era troppo impegnato a far chissà cosa per andare a compiere il suo dovere di tenere lezione anche a loro”.
Continua Francesco Cacciapuoti, rappresentante dell’UDU Caserta: “Stiamo attuando tutte le necessarie verifiche del caso, ma ad un primo sguardo sembra che gli studenti di medicina di Caserta abbiano effettivamente subìto un’ingiustizia. Nessuno vuole sindacare sulla capacità di valutazione del docente che li ha esaminati, però bisogna riconoscer loro che seguire un intero corso con dieci assistenti diversi che si susseguono nel corso delle lezioni, piuttosto che con un unico docente, per di più il titolare della cattedra, ha giocoforza effetti negativi sull’apprendimento. Tutto ciò che chiediamo è che da ora in poi tutti gli studenti vengano trattati in modo adeguato, che non ricevano lezioni-spezzatino e che non ci siano disparità nell’insegnamento tra le diverse sedi della Seconda Università di Napoli”.
Insomma un brutto pasticcio del quale i vertici della Sun sono chiamati al più presto a far chiarezza.
Pasquale De Laurentis