Oggi, 11 Luglio, a Napoli è stato proclamato sciopero dei mezzi Anm per una serie di motivazione già illustrate su Libero Pensiero. A quanto pare, da Napoli ci fanno sapere che la linea 1 della metropolitana ha aderito allo sciopero, così come la funicolare di Mergellina, mentre a Piazza Carlo III i servizi di trasporto pubblico hanno aderito al 30%.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE: Ore 14, la funicolare di Chiaia e Centrale stanno andando a 15 minuti anziché a 10. Mentre dal Deposito di Piazza Carlo III l’adesione è salita al 40%.
Ore 18, è prevista un’affluenza ancora superiore, a partire dalle ore 20:00, che riunirà molti aderenti allo sciopero tra i lavoratori del trasporto di superficie.
Ma le motivazioni degli scioperanti, oggi sono andate oltre, esprimendo sensibilità e solidarietà in segno di lutto per Marco, il bambino che ha perso la vita presso l’ascensore della metro di Roma.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa
La solidarietà dei lavoratori Anm: un braccialetto in segno di lutto. La sicurezza prima di tutto!
I continui tagli al Trasporto Pubblico Locale provocano effetti devastanti sull’occupazione e sulla sicurezza dell’esercizio. La mancanza nelle stazioni di un numero “adeguato” di personale, capace di fronteggiare tempestivamente le emergenze, si traduce esclusivamente in mancanza di sicurezza per gli utenti e per i dipendenti. “Siamo profondamente rattristati. Quello che è successo a Marco – il bambino che ha perso la vita nell’ascensore della metro di Roma – è paragonabile ad una tragedia nazionale, in segno di solidarietà abbiamo invitato tutti i dipendenti Anm a portare un bracciale nero o un segno distintivo di lutto sulla camicia aziendale durante il proprio turno di lavoro ricomprese nelle fasce di sciopero “.
Questa tragedia possa essere di monito a tutti coloro che, in Anm, in un contesto di razionalizzazione della spesa, perseverano nel percorso di monetizzazione della sicurezza a fronte di un aumento dei carichi di lavoro e mansioni da svolgere.
Bisogna rendersi conto, tutti insieme, dell’importanza di garantire l’applicazione certosina delle leggi e dei protocolli di sicurezza, non è corretto tenere aperte le stazioni senza assicurare il numero minimo di operatori e mettendo a rischio l’incolumità dei viaggiatori. Le squadre di emergenza devono trovarsi sul posto e in tutte le stazioni.
Allo stesso modo non possiamo più tollerare la mancanza di una adeguata manutenzione sui mezzi di trasporto, siamo stanchi di segnalare continuamente guasti ai bus e ritrovarli, dopo poche ore, di nuovo in esercizio e nelle stesse condizioni.
Le continue privatizzazioni del settore stanno provocando solo precarizzazione delle condizioni di lavoro e disservizi al diritto di mobilità dei cittadini. La sicurezza dell’esercizio è un diritto non un lusso.
Napoli lì 10/07/15
Coordinamento ANM
USB Lavoro Privato
Marco Sansone
Redazione