Marco Baruffaldi è un ragazzo di 22 anni affetto da sindrome di down che, originario di Castelfranco Emilia, nel giro di pochi mesi ha spopolato sul web e in tv grazie ai suoi video di denuncia contro il bullismo.
Dopo essere venuto a conoscenza del triste episodio che ha visto protagonista un ragazzo di Rivoli di soli 17 anni, il quale si è tolto la vita dopo essere stato vittima per anni dei bulli, Marco Baruffaldi ha deciso di non stare a guardare e di fare qualcosa per chi come lui aveva subito atti di bullismo.
Munitosi di webcam, il giovane emiliano ha postato sul proprio profilo Facebook e sul suo canale YouTube un video-testimonianza in cui parla dei soprusi costretto a subire da alcuni suoi coetanei e di una maestra di sostegno dovuti alla sua disabilità. Sul finire del video, Marco Baruffaldi ha deciso di rendere pubblici i propri contatti in modo tale da poter essere raggiunto da chiunque ne senta la necessità.
Il filmato di Marco è stato visualizzato e condiviso da migliaia di persone e le sue parole hanno fatto il giro del Belpaese toccando il cuore di migliaia di italiani. L’obiettivo del ragazzo di raggiungere quante più persone possibili è stato pienamente portato a termine.
Qualche tempo prima il protagonista di questa vicenda, essendo appassionato di musica rap e batteria, aveva inciso una canzone interamente scritta da lui dal titolo ”Siamo diversi tra noi’’, che ha riscosso notevole successo su YouTube tanto da diventare un vero e proprio manifesto contro il bullismo.
Marco ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui la partecipazione come ospite in diversi programmi televisivi, il premio legalità Cristina Pavesi, vittima innocente della malavita organizzata e la nomina come Messaggero di Pace da parte dell’organizzazione Funvic Club Unesco.
La redazione di Libero Pensiero News ha avuto il piacere di intervistare Marco Baruffaldi che ha gentilmente risposto ad alcune nostre domande. Ecco l’intervista completa.
Episodi di bullismo, specialmente se gravi, possono diventare a lungo andare un macigno sulla fiducia in se stessi, sull’assertività e sul senso di ottimismo nei confronti della vita. Parlarne e confrontarsi con gli altri non è mai facile. Come e quando hai trovato la forza di pubblicare il tuo video-testimonianza contro il bullismo su YouTube? Perché hai deciso di farlo?
«Ho trovato la forza di pubblicare il mio video quando, guardando i telegiornali, ho scoperto che alcuni giovani si erano suicidati perché oramai stanchi di essere vittime di bullismo. Ho deciso di farlo per far conoscere la mia esperienza onde evitare che capiti anche ad altri.»
In questo video oltre a raccontare la tua esperienza personale esorti le altre vittime di bullismo a denunciare i fatti e a parlarne con qualcuno. Quali altri consigli dai a chi è stato oggetto di violenza fisica e psicologica?
«Il mio consiglio è quello di parlarne con tutti: genitori, insegnanti e presidi. Se questi non vi ascoltano, allora recatevi in caserma dai carabinieri a denunciare i fatti di cui siete vittime. Nel caso qualcuno lo ritenesse opportuno mio padre ed io siamo disponibili sui social per parlare e confrontarsi su argomenti inerenti queste tematiche e in ambito scolastico in un contesto di riunione di diverse classi. Per contattare me è possibile inviare un messaggio al mio profilo Facebook oppure una mail alla mia casella di posta elettronica baruffa95@gmail.com. Nel caso non rispondessi nell’immediato per impegni vari è possibile contattare mio padre al numero 329/2122312.»
Il bullismo è una grave manifestazione di malessere sociale e non è un problema solo per chi subisce il danno, ma anche per chi lo commette. Secondo te perché i bulli si comportano così? Cosa spinge loro a far del male agli altri?
«I tre motivi che secondo me spingano i bulli a comportarsi in questo modo sono: inconsapevolezza delle conseguenze che si possono recare agli altri, la noia e l’incoscienza.»
Oltre al breve filmato di denuncia hai pubblicato un CD contente due canzoni, una delle quali è diventata nel giro di poco tempo un tormentone. ”Siamo diversi tra noi” ha ormai raggiunto migliaia di views su YouTube ed è diventato un inno alla disabilità. Qual è il messaggio che vuoi dare attraverso la tua musica?
«Il messaggio che voglio dare attraverso la mia musica è che può essere bello anche essere diversi.»
I proventi del CD saranno destinati al comitato ”Diversamente abili diversamente arte” con l’intento di creare un’azienda gestita interamente da personale disabile. Oltre a questo nobile progetto, ne hai altri per il futuro?
«Per il momento intendo continuare con questo progetto. Dai risultati ottenuti potrò fare le mie valutazioni e vedere se vale la pena intraprendere altro in futuro.»
Vincenzo Nicoletti