POMIGLIANO D’ARCO – Dopo cinque anni di incuria e nessun tipo di manutenzione, la giunta comunale di Pomigliano D’Arco ha deciso di spendere 180 mila euro per abbattere il muro di cinta dell’ala nord del parco pubblico Giovanni Paolo II. Ed è qui che sorgono le polemiche.
Il consigliere comunale del PD Eduardo Riccio dice:”L’abbattimento del muro di cinta del parco è uno spreco di danaro pubblico, un’opera inutile e di cattivo gusto, che sarà realizzata in dispregio delle norme urbanistiche ed edilizie seguendo una serie di orrori simili: la rotonda di Pratola, l’allargamento di piazza Primavera, la piazzetta in zona Ponte.” Opinione più che condivisa dai cittadini che non riescono a spiegarsi il bisogno di spendere tanto denaro per l’abbattimento di un muro di pietra e metallo lungo più di 200 m. da sostituire con una vetrata, che per il vandalismo diffuso, finirebbe per fare una brutta fine.
Una risposta,invece, la trova il movimento 5 stelle locale che vede in questa lunga serie di lavori pubblici (inutili) un’opportunità per il sindaco Russo di non essere mandato in pensione alle elezioni di marzo; dichiarano inoltre: “Il parco è in rovina ma costruiscono un recinto d’oro” L’amministrazione si difende:” E’ frutto del percorso partecipato”
In realtà il percorso partecipato 2014 contenente il “progetto parco” prevede: la sostituzione dei vetri danneggiati, la rimozione delle panchine vandalizzate, il ripristino delle fontane, il ripristino della staccionata e del pergolato, la rete wireless gratuita e un nuovo regolamento di sorveglianza. Tutto tranne un nuovo muro di cinta. Non sono bastate le vetrate e gli ingressi distrutti, da dover sostituire, ne vogliono installare altre.
Il 18 settembre il M5S ha anche organizzato una fiaccolata a via Passariello, luogo della futura costruzione della vetrata “della discordia”, sperando si sensibilizzare la cittadina.
Tentativi purtroppo vani: pochi giorni dopo il muro è stato abbattuto e i lavori iniziati.
Simona Pisano