Da uno studio del neurobiologo italiano Stefano Mancuso pubblicato sulla rivista ”Trends in Plant Science” è emerso che le piante sarebbero dotate di un’intelligenza propria anche se prive di un vero e proprio sistema nervoso. Secondo il docente dell’Università degli Studi di Firenze i vegetali sono dotati di un sistema simil-neuronale presente nelle radici in grado di leggere e archiviare i dati presenti nell’ambiente circostante.
L’ipotesi non è nata dal nulla: a sostegno della sua tesi Mancuso ha relazionato il comportamento di alcune piante mutagene. “Prendiamo il caso della Boquilla trifoliata – ha spiegato – è una pianta che vive in Cile e il cui comportamento è stato descritto nel 2014: questa pianta ha una straordinaria capacità mimetica, si arrampica su un albero e le sue foglie prendono le sembianze delle foglie della pianta a cui si arrampica. Cioè cambia la sua morfologia, il colore, la consistenza. Le sue foglie possono diventare più grosse, più sottili, possono persino mettere le spine. Perché si possa imitare qualcosa bisogna conoscere quello che si vuole imitare”.
Un altro indizio arriva dalla Arabidopsis, classica pianta da laboratorio. ”Se la isoliamo del tutto sotto una capsula di vetro cambia i comportamenti a seconda della pianta che le mettiamo accanto: per esempio, cresce di più o cresce di meno. Quello che vogliamo sostenere è che la visione non è propria degli organismi più complessi, ma anche dei livelli più semplici della vita a cominciare dagli unicellulari. Non si tratta di veri e propri occhi, ma di “lenti” capaci dalle foglie di convogliare i raggi della luce e delle immagini che ricevono.” spiega ancora Mancuso.
Le piante, a detta degli scienziati, avrebbero 20 sensi con cui monitorano i fattori ambientali e le variabili del loro habitat. Esse sono, inoltre, in grado di comunicare grazie a delle vibrazioni o segnali elettrici e possiedono una struttura talmente avanzata che è in grado di funzionare anche in caso di gravi danni. Oltre ad essere alla base delle nostra dieta e utili all’organismo umano perchè in grado di produrre ossigeno attraverso la fotosintesi clorofilliana i vegetali hanno, quindi, delle caratteristiche e capacità inedite ancora da comprendere. Il mondo vegetale è ancora da esplorare!
Vincenzo Nicoletti