Il gruppo Facebook è nato in risposta alle dichiarazioni di Maria Elena Boschi sull’assenza di donne schierate in prima fila per il NO. La risposta alle affermazioni della Ministra è stata spontanea. Il gruppo social, vero e proprio esperimento politico nato dal basso, in pochi giorni è cresciuto a dismisura, affermandosi in un’identità ben delineata.
#DonneperilNO ha analizzato, con il contributo di tutte, i singoli punti critici della riforma costituzionale, motivando sempre nel merito. Donne libere da condizionamenti, interessi di posizionamento si sono schierate in difesa della democrazia, esprimendosi liberamente e con creatività. Abbiamo scelto insieme il nostro simbolo, un dress code, un claim, e ci siamo date appuntamento a Roma per manifestare in piazza contro una riforma della Costituzione che non ci rappresenta, che allontana i cittadini dalla partecipazione politica e maschera, dietro un irrisorio risparmio e tanti altri argomenti demagogici, il tentativo di determinare e legittimare un accentramento dei poteri che risponde esclusivamente a specifici interessi, compresi quelli della finanza internazionale.
Donne, semplicemente donne: insegnanti, lavoratrici, casalinghe, studentesse, pensionate, che sono accoglienti. All’iniziativa social hanno aderito anche alcune parlamentari. Siamo donne orgogliose di indossare la nostra sciarpa viola e rossa, la stessa che ha indossato anche la partigiana Lidia Menapace.
Ed oggi, anzi ora, siamo già 10.500. Fra qualche ora forse già più di 11.000, 12.000.
Le #donneperilNO, sanno e vogliono continuare ad aggregare lì dove la proposta di riforma, all’insindacabile giudizio delle cittadine e dei cittadini, ha spaccato.
Sappiamo mettere da parte la nostra appartenenza per perseguire il nostro unico obiettivo: difendere i principi della nostra Costituzione. Migliaia di donne che dicono NO alle pretestuose argomentazioni sulla presunta maggiore dignità garantita proprio alle donne in politica dalla riforma Boschi, poiché riteniamo che la nostra Carta sia già più che eloquente. La parità, riteniamo che debba essere costruita attraverso una rivoluzione culturale, con politiche concrete, non proclami d’opportunità.
Le migliaia di donne del gruppo, armate di entusiasmo, striscioni e sciarpe rosse e viola invitano le tante altre #donneperilNO ad aderire alla manifestazione del 27 novembre a Roma. Ci incontreremo in piazza della Repubblica, alle ore 14.00 per “C’è chi dice NO”, la manifestazione a cui abbiamo aderito. Insieme faremo tanto rumore, coloreremo simbolicamente di rosso e viola l’Italia.
E c’è un altro impegno. Il processo di partecipazione dal basso continuerà anche oltre il 4 dicembre. L’obiettivo è di costruire un movimento delle donne per i diritti costituzionali, scevro da logiche di potere. Le donne lo sanno. Le donne lo fanno.