NAPOLI – Dopo la grande mobilitazione dello scorso 25 Ottobre a Roma, domani la Cgil, insieme alla Uil torna in piazza e proclama uno sciopero nazionale di 8 ore.
“La legge di stabilità costa alla Campania altri tagli per 400 milioni di euro nei trasporti e nella sanità, settori che rischiano un ulteriore smantellamento. Il governo si accanisce sempre più contro il Sud, usato solo per veloci passerelle mediatiche”. Con queste parole il segretario regionale della Cgil Campania, Franco Tavella presenta la manifestazione di domani che partirà alle 9.30 da piazza Mancini per concludersi a piazza Matteotti con il comizio conclusivo di Anna Rea, segretario generale della Uil Campania e Gianna Fracassi della segreteria nazionale Cgil.
Nella stessa giornata ci sarà un altro corteo che prevede ben due concentramenti, uno all’esterno della stazione centrale di piazza Garibaldi per gli studenti della provincia e l’altro a piazza del Gesù.
Nel mirino di studenti, disoccupati e lavoratori il piano scuola e il Jobs Act ”Non possiamo accettare che i privati entrino nelle nostre scuole – dichiara il coordinatore regionale dell’Unione degli Studenti Campania, Raffaele Guarino – che aumenti la dispersione scolastica nei nostri territori, che il merito diventi il valore fondamentale di una scuola chiusa e competitiva, che sfruttamento e precarietà diventino all’ordine del giorno per un’idea di legame con il territorio folle e sminuente, del ruolo della formazione e del sapere. Ogni giorno, nelle nostre scuole, continueremo a costruire una scuola diversa, aperta e democratica; nelle piazze e nelle città lanceremo, dal 12, una nuova stagione di mobilitazione studentesca”.
Pasquale De Laurentis