E’ un Napoli che deve continuare a vincere per rilanciarsi in campionato. La vittoria per 3-0 sull’Inter e il 2-1 del Da Luz, con conseguente qualificazione agli ottavi di Champions League, ha ridato verve alla squadra di Sarri, che è tornata al successo e a divertirsi. Gli azzurri giungono a Cagliari per una gara che non si preannuncia affatto semplice e che in Sardegna è attesissima. Gli uomini di Rastelli, infatti, vogliono sorprendere e rimediare dopo il rammaricante pareggio di Pescara e la brutta sconfitta per 3-0 con la Sampdoria a Marassi.
QUI CAGLIARI: E’ un Cagliari motivatissimo quello che domani alle 12:30 ospiterà allo stadio Sant’ Elia il Napoli di Sarri. La formazione sarda è determinata a far bene. L’ultimo pareggio per 1-1 a Pescara non è andato giù a squadra e tifosi che adesso contro i partenopei vogliono stupire chi li vede sfavoriti ancora prima di giocare. Domani, però, ci sarà da fare i conti anche con la sfortuna che troppo spesso sta accompagnando i ragazzi di Rastelli. Alla lunga lista di indisponibili (Murru, Joao Pedro, Bittante e Ionita) si è aggiunta, infatti, la squalifica (per la doppia ammonizione ricevuta nell’ultimo match col Pescara) di Di Gennaro, tassello fondamentale per il centrocampo cagliaritano.
Ieri, tuttavia, nella conferenza stampa della vigilia, Rastelli è apparso determinato. Il tecnico crede nel colpaccio di mezzogiorno: “ C’è grande attesa per questo match. Il Napoli gioca il miglior calcio e ha grandi singoli, ma noi cercheremo di dare il massimo. I ragazzi si sono preparati bene in settimana […] Avremo molti assenti e ci sarà da soffrire perché loro sono forti ma non mi piace partire già battuto.[…] Domani possiamo osare qualcosa,abbiamo i mezzi per fare male”.
Pericolo numero uno potrebbe essere il grande entusiasmo che gira nell’ambiente azzurro dopo la qualificazione agli ottavi di Champions League:“ Il Napoli gioca un grande calcio, oltre ad avere grande qualità individuale. Inoltre domani avranno anche l’entusiasmo della qualificazione agli ottavi di Champions. Sarà difficile, anche se, ricordiamolo, nessuno è invincibile.” Più che esprimere bel gioco domani il Cagliari dovrà raggiungere un buon risultato: ”Un allenatore mi disse che l’unico bel gioco è fare punti e per me questa è legge. Se qualche allenatore ha espresso un gioco migliore del mio in passato, questo sta a voi giudicarlo”.
Per quanto riguarda le scelte di formazione , Rastelli ha parlato di Farias, convocato anche se incerta la sua presenza in campo. Il tecnico, infine, si è soffermato sul rinnovo: ”Mi trovo benissimo qui. Se il presidente mi offrisse un contratto a vita, resterei. Ma ora sono concentrato solo sul match di domani”.
QUI NAPOLI: Il Napoli sbarca in Sardegna contento e concentrato. Finalmente al bel gioco si stanno abbinando i risultati, anche storici (mai il Napoli era arrivato primo in un girone di Champions League nella sua storia). I ragazzi di Sarri, inoltre, dovranno vincere per potersi avvicinare nuovamente alla zona Champions League, sfruttando la disputa tra Roma e Milan, impegnate all’Olimpico nel posticipo serale della domenica. Tuttavia col Cagliari non sarà semplice. Ostico sarà certamente l’orario, a cui gli azzurri, impiegati spesso di sera, non sono abituati. Ostico sarà l’ambiente, in uno stadio come il Sant’Elia, in cui il Napoli troppo spesso nel recente passato non si è espresso a livelli altissimi. Ostica sarà la squadra di Rastelli, che metterà in campo giocatori di discreto livello e d’esperienza come Sau e il napoletano Borriello. In Sardegna , perciò, i partenopei non dovranno trasformare il sano entusiasmo in euforia autodistruttiva.
Sarri non parla per concentrarsi sulla rifinitura. Contro i rossoblu tanti i dubbi di formazione. Probabile l’impiego di Strinic al posto di Ghoulam. Quasi certo l’impiego di Mertens, apparso in gran forma col Benfica (assist e gol per lui), al posto di un Gabbiadini in ripresa anche se ancora a secco di gol. Poi i soliti dubbi a centrocampo tra Zielinski e Allan, e tra Jorginho e Diawara. Difficile l’impiego di Rog dal primo minuto, che, però, ha ben impressionato nelle prime due uscite con Inter e Benfica.
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Giovanni Ruoppo