NAPOLI – Ad una settimana esatta dalla grande mobilitazione nazionale a Roma contro il DDL sulla ”Buona Scuola”, questa mattina, studenti e docenti sono tornati a mobilitarsi, in tutt’Italia, contro i quiz Invalsi.
“La maggior parte degli studenti campani oggi non ha sostenuto le prove Invalsi – dichiara Raffaele Guarino, coordinatore regionale dell’Unione degli Studenti Campania –. Le forme di boicottaggio sono state diverse: alcuni studenti si sono rifiutati di compilarli, altri non sono entrati producendo striscionate, sit-in e assemblee fuori le scuole, mentre a Napoli e ad Avellino ci sono state azioni di piazza. Rifiutiamo questo modello di valutazione basato su test a crocette che impongono un sapere nozionistico e non critico. Rifiutiamo inoltre la retorica del merito e della competizione fra le scuole: non bisogna costruire premialità, ma aiutare le scuole più in difficoltà. Non ha senso comparare le scuole con un test unico che non tiene conto della situazione sociale nella quale la scuola si va ad inserire”.
Anche gli studenti universitari hanno protestato.“Stamattina, all’ingresso dell’Orientale a Palazzo Giusso – dichiara Mattia Papa, portavoce di Link Napoli –, abbiamo affisso uno striscione che denunciava la scelta dell’Università Orientale e della neo Rettrice, di far sostenere quest’anno le ancora sperimentali prove TECO presso l’ateneo. Noi chiediamo che l’Orientale faccia un passo indietro sul tema, e che piuttosto sostenga gli studenti affinché questi abbiano la possibilità di partire dalle stesse condizioni economiche per una vera eguaglianza all’interno della formazione che non deve discriminare le condizioni materiali di partenza, bensì permettere a tutti di emanciparsi e autodeterminarsi”.
”Nell’80% delle scuole di Napoli, le Prove Invalsi non si stanno effettuando – dichiara Francesco Amato dei Cobas.
Faremo denuncia che in alcuni istituti stanno invitando a non segnare gli assenti, così da poter inventare eventualmente classi fantasma, per poi raccattare quella ventina di studenti che eventualmente metteranno insieme”.
Secondo una nota diffusa dall’Unione degli Studenti, la giornata di oggi ha rappresentato un boicottaggio inedito delle prove da parte degli studenti in tutta Italia.
‘‘Siamo contrari ad un modello di valutazione escludente, che tende a gerarchizzare le scuole ed aumentare le disuguaglianze – afferma l’Unione degli Studenti – ”Noi vogliamo essere Valutati e non Schedati. Abbiamo scritto proposte alternative sulla nostra idea di valutazione narrativa e cooperativa all’interno della nostra proposta AltraScuola, promuovendo un modello che valorizza realmente le capacità, migliora la didattica, educa la cooperazione e fa dell’analisi dell’errore un momento imprescindibile di crescita individuale e collettiva senza stigmatizzarlo”.
Pasquale De Laurentis