Unioni civili: la legge c’è. Ma il Comune di Napoli ha già il suo Registro da più di due anni.

Le unioni civili sono finalmente legge anche in Italia. Il testo è stato approvato ieri, mercoledì 11 maggio, alla Camera di Montecitorio con 372 voti favorevoli; 99 i deputati che si sono astenuti, 51 i contrari.

Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, si dice soddisfatto ed anche pronto a perdere i voti di chi era e resta a sfavore della legge Cirinnà. << Nessuno di noi – spiega il Premier – ha fatto calcoli o ha verificato con i dati dei sondaggi. L’atteggiamento di una parte del mondo cattolico era atteso e per certi aspetti anche comprensibile. Trovo però fuori luogo le dichiarazioni di chi collega questo fatto con il referendum costituzionale. Ma se uno deve perdere dei voti per una battaglia giusta li perde. Facciamola finita >>. E continua: << Sono molto contento, oggi è un giorno di festa, l’Italia fa un passo in avanti. Era un giorno molto atteso. Naturalmente ci sono le polemiche di quelli che avrebbero voluto di più, di quelli che avrebbero voluto di meno, ma c’è una gioia molto forte, molto diffusa di coloro che finalmente vedono riconoscere diritti alle coppie omosessuali >>.

È, però, importante ricordare che la città di Napoli è stata la prima grande metropoli italiana ad avere un Registro delle unioni civili inserite nel welfare del Comune. La proposta, fatta dalla giunta de Magistris, fu approvata in Consiglio Comunale il 13 febbraio 2014.

<< Stiamo scrivendo una pagina storica >>, commentò de Magistris,  << è un messaggio molto importante dalla città che è culla della civiltà giuridica in attuazione dell’articolo 3 della Costituzione >>. 

Il Registro è ad uso, non solo, di coppie omosessuali, ma anche, di quelle coppie etero che vogliono sancire il loro legame, ma non vogliono farlo tramite vincolo matrimoniale. Inoltre, il 13 novembre 2015, è stata approvata una delibera che permette alle coppie di fatto di registrare la propria unione anche se uno dei due membri non è residente nel Comune di Napoli da almeno un anno.

Proprio qualche giorno fa il sindaco uscente è tornato sull’argomento in un post sulla sua pagina Facebook: << Napoli ha detto sì al registro delle unioni civili! Si tratta di una battaglia civile nello spirito della nostra Costituzione: il riconoscimento di altre forme di convivenza diverse dal matrimonio, infatti, non può in alcun modo ledere il diritto di quanti contraggano il matrimonio. Napoli dimostra ancora una volta di essere una città dell’inclusione, della Pace, della dignità. Una città aperta a tutte e a tutti, che garantisca pienamente anche il diritto all’amore, a vivere la vita nel modo più pieno, nel rispetto degli altri. In una parola: una città che riconosca il diritto alla felicità >>.

Flora Visone 

Quotidiano indipendente online di ispirazione ambientalista, femminista, non-violenta, antirazzista e antifascista.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui