Se vi dicessimo “24”? Pensereste che sia un numero qualunque, detto a caso. Ma dal 15 giugno non sarà più così. Infatti, “24” è l’album di Sebastiano Esposito che verrà presentato al Jamesession di Pozzuoli.

Clementino, Giorgio Canali, Marco LigabueRocco Hunt, sono solo alcuni degli artisti a cui il giovane chitarrista partenopeo ha aperto i concerti. Inoltre, ha partecipato a molte masterclass con chitarristi dal calibro di Steve Lukather, Guthrie Govan, Steve Vai, Scott Henderson, Paul Gilbert e non solo.

Ma non vogliamo raccontarvi tutto. Vogliamo che sia proprio Sebastiano a spiegarvi della sua carriera fino ad arrivare a “24”. A seguire l’intervista.

Dopo aver offerto il tuo contributo a diversi artisti, hai deciso di metterti in proprio e produrre inediti per te stesso. Il ruolo da turnista in qualche modo schiacciava la tua ispirazione?

“Non si tratta di ispirazione schiacciata, ma semplicemente di libertà di comunicazione. Per essere un buon turnista devi essere funzionale al brano o all’arrangiamento, la nota giusta al momento giusto. Quando si tratta di musica inedita non esiste più la nota giusta o il momento giusto, detti tu le regole del gioco.. puoi scegliere di cambiare completamente mood da un momento all’altro”.

“24” come verrà strutturato?

“24 è una raccolta di tutte le composizioni che ho scritto da quando ho iniziato a suonare fino ad oggi. Mi diverte pensare che “Summer Breeze” sia stata scritta quando avevo 16 anni e “Open Your Mind” sia stata scritta solo due giorni prima di entrare in studio. Il disco è composto da 10 brani e, nella copia fisica, ci saranno 2 Bonus Tracks, un Dvd con contenuti extra e un booklet con i miei pensieri. “24” non è solo la mia musica, ma l’idea stessa che ho di musica”.

Perché hai deciso di produrre il disco interamente live?

“Ogni brano nasce da un’emozione ben precisa e si pone come obbiettivo quello di trasmettere la stessa sensazione nell’ascoltatore. In questo disco ho messo a nudo tutto ciò che sono, come persona e come musicista per avere un contatto diretto con chi mi sta ascoltando in quel momento. Con chi stai collaborando per realizzare l’album? La sezione ritmica che ho scelto per registrare “24” è composta da Elio Severino alla batteria e Giovanni Macchiaverna al basso, due compagni di bordo che tutti vorrebbero per affrontare il primo viaggio! Organizzare le prove e le registrazioni è stato difficile a causa di un “piccolo” problema logistico: Giovanni abita a Milano da un anno ormai. Nonostante tutto siamo riusciti a conciliare i nostri impegni ed incontrarci per provare i brani e registrare il disco con la voglia e il piacere che provano tre amici che si rincontrano dopo tanto tempo”.

I tuoi prossimi concerti?

“Il 15 Giugno si terrà la presentazione del disco al “Jamesession”, una fantastica sala d’ascolto a Pozzuoli. Approfitto per invitare tutti i lettori e i curiosi, d’altronde non capita mica tutti i giorni un concerto di musica strumentale”.

Volete partecipare all’evento? Cliccate qui.

Ilaria Cozzolino

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