In questi giorni è partita la corsa ai diritti TV relativi alla trasmissione delle gare di Serie A per le stagioni 2018/2021, ma una notizia clamorosa ha generato non poco caos e preoccupazione sugli scenari futuri. Mediaset non ha presentato la propria offerta perché considera inaccettabile il bando.

Cerchiamo di fare il punto della situazione. Entro la fine di quest’anno dovranno essere definite tutte le offerte e giungere alle aggiudicazioni dei diritti TV per il triennio in questione, ma alla prima scadenza, quella di qualche giorno fa, Mediaset ha deciso di non presentare alcuna offerta per il digitale terrestre delle partite di Serie A. In un comunicato stampa, Mediaset ha fatto sapere che reputa “inaccettabile il bando che penalizza gran parte dei tifosi italiani”.

Le conseguenze della decisione hanno portato a risultati molto spiacevoli. Prima di tutto, nell’asta per i diritti TV del triennio 2015/2018, la Lega calcio aveva ricavato offerte per un totale di 840 milioni di euro. Le aspettative erano al rialzo e si sperava di raggiungere il miliardo di euro.

Con lo scenario aperto dalla mossa a sorpresa di Mediaset si è presentata la seguente situazione: Sky ha offerto 230 milioni per il pacchetto A e 210 milioni per il pacchetto D (multipiattaforma per 12 squadre); Perform – una società che ha creato una sorta di Netflix del calcio – ha offerto circa 100 milioni per le dirette via Web. Quindi le offerte sono drammaticamente al ribasso rispetto alle aspettative della Lega Calcio e delle società sportive che la stessa rappresenta.

Il caos sui diritti TV scatenato da Mediaset

Ma perché la Lega calcio aveva aspettative così alte? Il discorso è abbastanza semplice. Contrariamente a ciò che si pensava, il calcio in Italia ha avuto un incremento delle visioni televisive, tutt’altro che marginale, di circa il 2% e le previsioni potrebbero essere ancora con un segno + se si spezzettasse ulteriormente l’offerta televisiva delle partite.

Per quanto riguarda i “pacchetti” oggetto di offerta nel bando, essi sono così suddivisi:

pacchetto A – TV satellitare; Pacchetto B – digitale terrestre; Pacchetti C1 e C2 – Internet; pacchetto D – Offerta multipiattaforma per 12 squadre.

Quest’ultimo pacchetto doveva accendere la concorrenza ma è proprio quello che ha fatto fare un passo indietro a Mediaset. In sintesi, se tre competitors si aggiudicano i tre pacchetti principali rispettivamente, nessuna delle concorrenti può monetizzare un’esclusiva.

La questione si è fatta davvero complessa per la Lega Calcio che si troverà quindi schiacciata tra il mercato, che si è rivelato molto diverso dalle aspettative, e le squadre di serie A che si aspettano introiti sempre maggiori.

Alcune indiscrezioni lasciano intendere che Mediaset stia cercando semplicemente di prendere tempo per cercare di risolvere le spinose questioni interne con Vivendi, nonché del terribile buco di diverse centinaia di milioni di euro di Premium. In pratica, secondo quanto auspicato dal nuovo a.d. di Infront (Advisor della Lega), Luigi De Siervo, l’asta finale andrà a buon fine perchè saranno presenti due maggiori offerte: il colosso Sky a cui si contrapporrà il gruppo Mediaset-Vivendi-Telecom.

Salvatore Annona

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