Trascorsa la prima settimana di pre-season in NBA, per i colori azzurri la notizia più bella è arrivata tra venerdì e sabato, quando in Arizona si sono sfidati i Phoenix Suns ed i Denver Nuggets.

Dopo un anno e mezzo, è tornato finalmente in campo Danilo Gallinari. E’ stato un rientro show per l’ex EA7: il talento italiano ha infatti stupito tutti, oltre ogni più rosea aspettativa, restando in campo per 14’ minuti di gioco e realizzando 17 punti  (5/9 dal campo) più 4 rimbalzi. E’ un ritorno che fa rumore per il ragazzo di Sant’Angelo Lodigiano poiché nessuno si aspettava un rientro in pompa magna, mostrando buona fluidità di gioco e solidità fisica. Nonostante i ritmi blandi della pre -season, la prestazione fa ben sperare la franchigia del Colorado (sconfitta dagli ambiziosi Suns dei fratelli Dragic) che l’anno scorso ha patito enormemente l’assenza sul parquet dell’ala milanese. Esulta anche la Nazionale di Pianigiani, che per i prossimi Europei avrà bisogno di tutto l’apporto di Danilo per cercare la qualificazione alle Olimpiadi di Rio.

Ma pre-season vuol dire anche Global Games, gli incontri internazionali promossi dall’ex commisioner David Stern. Cinque le sfide disputatesi: il Maccabi Tel Aviv è stato sconfitto per 2 volte, dai Cavs di Lebron e dai Brooklyn Nets, mentre i brasiliani del Flamengo sono hanno perso contro i Suns. La partita più spettacolare è stata però disputata dai campioni in carica, gli Spurs, e l’Alba Berlino: a sorpresa, la formazione tedesca ha la meglio sulla franchigia texana, grazie ad un floater sulla sirena di McLean, dopo una rimessa sbagliata, incredibile a credersi, tra Timmy Duncan e Ginobili. Ieri sera invece, ad Instabul, gli Spurs hanno battuto l’Ulker di Fenerbahce per 96-90 con la premiata ditta Duncan-Parker sugli scudi (23 punti per il caraibico, 22 per il francese).

Jamel McLean festeggi
Jamel McLean festeggia il bezzer beater della vittoria contro gli Spurs

Ritorno in campo per Kobe Bryant e Derrick Rose

Il Mamba, da cui passano i sogni di riscossa dei tifosi gialloviola, ha mostrato tenacia, grinta e continuità nella vittoria contro i Nuggets (chiusa con 13 punti) e nella sconfitta contro i Warriors (15 punti a referto); più discontinue invece, le prestazioni del talento dell’Illinois Rose, infatti ha brillato soltanto questa notte nella sfida contro i Bucks realizzando 16 punti (3/4 da 3). Mentre Kobe non vuol sentirne parlare di età che avanza, Rose dovrà cercare di ritrovare il più possibile, quel feeling col campo che gli permise di vincere il titolo di mvp.

Capitolo italiani

Oltre Gallinari, sono scesi in campo anche Belinelli, Bargani, e Datome. Per Belinelli 4 punti e 4 assist nella citata sconfitta di Berlino, mentre ad Instabul ha chiuso con soli 2 punti (1/6 dal campo). Datome, dopo la panchina contro i Bulls, è sceso in campo nella sfida contro i Bucks: 2 punti e 2 rimbalzi in quasi otto minuti di gioco. New York ha giocato, invece, due volte contro i Boston Celtics, chiudendo la settimana con una sconfitta ed una vittoria: il Mago, partito titolare, ha chiuso con 8 punti e 5 rimbalzi nella sconfitta di mercoledì, mentre ieri notte coach Fisher gli ha concesso un turno di riposo.

Disastro Heat

Menzione per gli Heat che hanno subito 3 sconfitte nelle altrettante partite disputate. Dopo le sconfitte contro i Pelicans ed i Pistons, la squadra di coach Spoelstra è uscita sconfitta, nella cornice bellissima di Rio, contro i Cleveland Cavaliers. Lebron James, alla seconda uscita stagionale, si è trovato subito contro i suoi ex compagni di squadra: meravigliosa l’azione in cui con Miami in attacco, Lebron porta il blocco sul compagno di squadra Dellavedova lasciando passare un incredulo Norris Cole. Vecchie abitudini per King James.

Ritornando alla partita, i Cavs hanno avuto la meglio sugli Heat grazie ad un meraviglioso Kevin Love, autore di ben 25 punti (4/5 da 3) più 7 rimbalzi, mentre Lebron, complice il forfait di Kyrie Irving, si è concentrato maggiormente sulla distribuzione della palla chiudendo la sfida con 8 assist e 7 punti in 20′ di gioco.

Fonte immagine in evidenza: google.com

Fonti statistiche di gara: nba.com

Domenico Morlando

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