Se ne parla da anni, ma per rendere davvero strategico il settore del turismo congressuale a Napoli mancano ancora pochi passi a cominciare da un miglioramento delle infrastrutture. Anche perché la città attrae l’interesse dei player italiani e internazionali.
Qualcosa vorrà dire, se la principale associazione italiana dei professionisti dell’industria degli eventi e dei congressi ha scelto Napoli per festeggiare i suoi primi 25 anni di attività. Significa, innanzitutto, che la città partenopea rappresenta un capitale incredibile nel campo del turismo congressuale che purtroppo molto spesso rischia di essere solo “potenziale” perché non adeguatamente sfruttato.
Qualificare l’offerta
Eppure le possibilità a disposizione di chi ha intenzione di organizzare un evento sono in costante crescita grazie anche ai servizi offerti da società come Meeting Hub, il principale player italiano per la ricerca di location per ogni tipo di occasione che nel suo database presenta numerose sale meeting a Napoli che semplificano la vita degli enti e degli imprenditori attivi nel settore di fiere e congressi.
Le nozze d’argento di MPI
Una location senz’altro di eccezione è villa donn’Anna a Posillipo che è stata quella scelta da Meeting professionals international per celebrare le proprie “nozze d’argento”, ovvero il primo quarto di secolo di attività nel campo dell’industria degli eventi e dei congressi, del turismo e della comunicazione aggregata. La Mpi Italia ha fatto le cose in grande con una due giorni di appuntamenti di networking internazionale e scambio esperienze tra i vari player del settore e stakeholder del territorio conclusi in una speciale serata di gala sullo sfondo del Golfo di Napoli.
Sfruttare le potenzialità
Come spiegato dalla Presidente di MPI Italia Giovanna Lucherini a spingere sulla scelta di Napoli è stata l’analisi delle “enormi potenzialità” della città “come destinazione congressuale per importanti meeting ed eventi sia nazionali che internazionali”. D’altra parte, basta considerare i volumi di ricerca di sale meeting e centri congressi da parte di imprese e operatori del settore: dopo il podio composto da città come Roma, Milano e Torino, infatti, è proprio Napoli la destinazione più attenzionata e ambita per l’organizzazione di un evento.
Superare gli ostacoli
Restano comunque delle criticità che impediscono al comparto di diventare davvero strategico e ancor più competitivo. Il settore del turismo congressuale, infatti, necessita anche di un giro di vite da parte delle strutture ricettive che devono adeguarsi alle esigenze di chi viaggia per tenere o partecipare a conferenze, workshop, fiere e meeting e rispondere al meglio ai loro bisogni.
Il piano regionale
Qualche cambiamento positivo sembra esserci, almeno nelle intenzioni della Regione Campania che ha presentato un piano per la promozione del turismo congressuale su base territoriale. È stato questo l’obiettivo della partecipazione dell’assessore regionale alla promozione del Turismo Corrado Matera alla Fiera del Turismo congressuale di Francoforte, la IMEX (Exhibitions For Incentive Travel, Meetings & Events) cui hanno partecipato il console generale italiano Maurizio Canfora e il commissario Ept di Napoli Nino Bocchetti.
Il progetto MICE
L’evento tedesco è stata l’occasione per la presentazione del progetto di eccellenza “MICE” (Meetings Incentives Conferenze Events) finalizzato per l’appunto all’elaborazione e alla realizzazione di attività di analisi, valorizzazione e promozione del sistema congressuale regionale. Secondo l’assessore regionale campano “Napoli e la Campania sono storicamente mete predilette per l’organizzazione di convegni scientifici, sportivi e aziendali grazie a location straordinarie e servizi di altissima qualità. Siamo pertanto fortemente impegnati a sviluppare una strategia di crescita per migliorare i modelli organizzativi e promozionali del sistema congressuale regionale adeguandoli alle esigenze e alle caratteristiche della domanda nazionale e internazionale. Una domanda che non è stagionale, ma è alla ricerca di risposte di qualità durante tutti i mesi dell’anno”.
La Campania per il turismo congressuale. Il progetto interviene nello specifico su due aree: il potenziamento della MICE industry campana che dovrebbe incrementare la competitività e l’attrattività dell’offerta turistico congressuale regionale e l’implementazione concreta di una serie di interventi di destination marketing che serviranno a presentare sul mercato un ventaglio di offerta ampio, articolato e rivolto a più target di domanda.
Anna Capuano